17 lug. 2011 - (Articolo ripreso dal sito www.osservatorio-sicilia.it) La guerra si sa è fatta per il business. Fanno affari i venditori di armi, di equipaggiamenti, di viveri, e di tutto quello che serve per un esercito lontano migliaia di chilometri da casa. Con l’avvento di internet c’è un nuovo business, i contratti per la rete.
Abbiamo appreso che i militari italiani possono utilizzare internet utilizzando a turno, le postazioni installate nei vari accampamenti o accasermamenti ma, ci fanno sapere, devono sottoscrivere un contratto privato con la società CIANO Trading & Service di Livorno, per un’ora di collegamento giornaliero, al costo di circa 70/130 euro.
Abbiamo chiesto al Mistero della Difesa se fosse a conoscenza di ciò (ma è un modo di dire considerato che nessuno può operare all’interno di aree militari senza l’autorizzazione del Ministero della Difesa) e cosa intendesse se le notizie che ci sono giunte fossero corrette, per far si che il costo del contratto sia portato dalla CIANO a livelli commerciali correnti nelle zone di intervento.
Abbiamo informato l’Ufficio Stampa del Ministero della Difesa fin qui non ci ha nemmeno degnato di una risposta interlocutoria, ovvero … abbiamo ricevuto la nota e stiamo investigando, che il servizio ADSL “flat”, cioè 24 ore al giorno, in Pakistan costa 1.314 pak rupie, poco più di 11 euro al mese e che in Afghanistan lo stesso servizio ci risulta con un costo di circa 800 afghani, pari a 8/9 euro mese.
Abbiamo anche cercato di contattare, inutilmente, la CIANO di Livorno, la quale, attraverso i telefoni indicati nel sito non è raggiungibile (uno è sempre occupato. Giorno e notte, festivi compresi) un altro sembra disattivo e non ci ha degnato di alcuna risposta all’email che abbiamo inviato .