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NEL 2011 SPESI
PIÙ DI 24 MILIARDI DI
EURO. Complessivamente,
il solo acquisto di
armanenti costa 3.453
milioni di fondi della
Difesa più 2.248 milioni
dal bilancio dello
Sviluppo economico.
Sommando il tutto, si
arriva a spese militari
per un totale di oltre
24 miliardi di euro per
il 2011.
Le voci più pesanti nell'ammodernamento delle |
La Difesa in numeri. La spesa militare in Italia: dagli stipendi alle missioni estere
di Marco Mostallino Spese di gestione e salari mensiliRoma, 13 ott. 2011 - Dei 20 miliardi del bilancio della Difesa, la fetta più grossa è assegnata all'arma dei carabinieri (5.729 milioni), seguita dagli stanziamenti per il Segretariato generale che cura gli acquisti di armi e i programmi industriali (5.430 milioni), quindi per l'esercito (4.379 milioni), per l'aeronautica (2.429 milioni). LE CONFERME DEL MINISTRO LA RUSSA.
Quanto ai ruoli delle forze armate, pochi giorni fa
il ministro della Difesa Ignazio La Russa ha
spiegato che «l'obiettivo di giungere al modello
professionale con un volume complessivo di 190 mila
unità entro il 2007 è stato conseguito». IL RITARDO NEL PENSIONAMENTO.
La causa dell'alto numero di ufficiali starebbe,
secondo La Russa, nel ritardato pensionamento (slittato
dai 56 ai 60 anni), mentre a causa delle «poche
risorse» è stato possibile arruolare 3 mila uomini
in meno rispetto ai 190 mila indicati dalla legge di
riforma. Nella legge di Bilancio 2011 si legge che, all'interno degli oltre 20 miliardi della Difesa, l'83% (oltre 17 miliardi) è destinato alla spesa corrente (in primis stipendi dei circa 180 mila militari e del personale civile, 9.426 milioni), mentre il resto (3.400 milioni circa) va alla spesa in conto capitale. I PRECARI DELLE FORZE ARMATE.
Quanto agli stipendi, nel sito del ministero della
Difesa si legge che «i volontari in ferma prefissata
di 4 anni ricevono una retribuzione mensile di circa
950 euro, già nel grado di caporale e una
maggiorazione di circa 120 euro mensili per i Vfp 4
che sceglieranno di prestare servizio nei
paracadutisti». Ben diverse le cifre della dirigenza, sia quella con le stellette (i generali), sia quella senza, ovvero i civili inseriti nei ruoli più alti degli uffici ministeriali. Un generale di corpo d'armata riceve un salario lordo mensile di 9.544 euro, un generale di divisione 8.286, un generale di brigata 6.083 euro. Un colonnello con più di 25 anni da ufficiale ha invece un reddito lordo mensile di 5.317 euro. Si sta decisamente meglio al top della carriere di dipendente civile delle forze armate. I dirigenti di prima fascia (sempre dati del Ministero) hanno uno stipendio lordo mensile che oscilla tra i 15.428 e gli 11.839 euro, a seconda dell'incarico e delle mansioni. In tempi di tagli per far fronte alla crisi,
c'è un settore pubblico che non viene praticamente
toccato: è quello delle spese militari, che per il
2011 ammonta (la fonte dei dati è il Ministero) a
20.556.850 miliardi di euro sui fondi del ministero
della Difesa più altri 3 miliardi tratti dai bilanci
di altri dicasteri, per un totale che sfiora i 25
miliardi. BUDGET POTENZIATO DI 192 MILIONI.
Rispetto al budget del 2010, vi è un incremento di
192 milioni, anche se il confronto tra stanziamenti
e Pil l'anno scorso era leggermente più alto e
risultava dell'1,31%. IL CALCOLO DEGLI STANZIAMENTI EXTRA. Questa parte è difficilmente calcolabile perché non racchiusa in una unica voce, tanto che la “Nota aggiuntiva allo stato di previsione per la Difesa per l`anno 2011”, consegnata al parlamento, spiega tra le altre cose che «le poste previsionali in bilancio della Difesa non comprendono gli stanziamenti a valere su risorse del ministero per lo Sviluppo economico di seguito specificati: il sostegno extra-bilancio ordinario della Difesa per il programma Eurofighter, i contributi, per le unità navali classe Fremm e il programma Vbm Treccia». Dall'Afghanistan al Libano: la proroga delle missioni all'estero
Secondo un recente studio presentato
dal deputato dell'Italia dei valori, Fabio
Evangelisti, queste spese extra bilancio (perché
fuori dal budget della Difesa e assegnate allo
Sviluppo) sono così suddivise: 510 milioni per le
fregate classe Fremm, 1.483 milioni per interventi
agevolativi nell'aeronautica militare, più altri 255
milioni destinati al Fondo per gli interventi
agevolati alle imprese, quasi interamente dedicato,
ha spiegato il parlamentare, all'industria militare
e spaziale.
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