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Attenzione però a non dimenticare che la maggior parte dei membri dell’attuale
governo sono anche parlamentari eletti nella XVI legislatura e, come tali,
percepiscono “solo” lo stipendio da onorevoli, maggiorato di 2mila e duecento
euro se si tratta di sottosegretari, e di 2mila e settecento euro se si tratta
di ministri. Per loro resta valida comunque la riduzione del
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L'Ultima beffa: cancellati i tagli alla Casta
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Roma, 20 ott. - Lo scandalo: il taglio degli stipendi pubblici si applica a tutti i dirigenti pubblici ma non a ministri e sottosegretari. Ci prendono in giro. Condividi L'ultima beffa di Tremonti: il taglio degli stipendi si applica a tutti i dirigenti pubblici tranne che a ministri e sottosegretari. E restituisce ai"poveri" esponenti della Casta quanto finora hanno sacrificato della loro generosa busta paga. Ecco cosa è successo: i ministri si restituiscono
il contributo di solidarietà. Con un colpo di mano
che, almeno fino a ieri, si era riusciti a far
passare sotto silenzio, la Casta fa rientrare
dalla finestra quanto era uscito dalla porta.
All’impresa ci ha pensato una nota che chiarisce:
il taglio del 5 per cento per i redditi sopra i
90mila euro e quello del 10 per cento per quelli
sopra i 150mila euro vale sì per tutti i
dirigenti della pubblica amministrazione, ma non
vale per coloro i quali hanno un incarico politico
e non sono titolari di un lavoro dipendente, cioè -
come ha notato ieri il quotidiano economico
ItaliaOggi - sottosegretari e ministri. Ai quali,
pertanto, verrà prontamente restituito quanto
tolto in precedenza nello stipendio di novembre. |