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DIFESA: DI PAOLA STRIGLIA I PARLAMENTARI, “BASTA LETTERINE”. IL MINISTRO E' STUFO CHE LA COMMISSIONE DIFESA GLI DICA COSA FARE O NON FARE..
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Per molti aspetti i pareri della Commissione Difesa sono vincolanti per il Ministro... Ma questo da fastidio... Condividi
(AGI) - Roma, 15 dic. - Il ministro della
Difesa perde la pazienza: se tagli devono
essere, lo siano per tutti e nessuno si
lamenti. Quindi, se arriva la mannaia dei
tagli, ci si comporti “rinunciando al
particulare” e si rinunci ad intervenire (o
interferire). Giampaolo Di Paola ha
strigliato oggi pomeriggio i parlamentari
delle commissioni difesa di Camera e Senato,
in un’audizione dedicata alle linee
programmatiche del suo dicastero.
Di Paola ha assicurato che la presenza italiana nell’ambito della forza multinazionale di pace in Afghanistan si protrarra’ oltre il 2014, assicurato che vi sara’ un sostegno al governo libico, se questo lo chiedera’, e poi si e’ soffermato sulla necessita’ di stringere la cinghia, in tempi di crisi. “Vi chiedo di essere onesti con voi stessi e con i militari che chiedono di lavorare in condizioni di dignita’”, ha detto rivolgendosi a deputati e senatori, “non e’ solo una questione di ridurre il personale. Qui chiamo anche voi ad una assunzione di responsabilita’”. Cioe’: a rinunciare ad intervenire quando “una struttura A ed una B” devono essere schiuse o spostate “dal collegio Delta del parlamentare Alfa”. E questo deve valere per tutti: “il ministro, le forze armate ed i parlamentari”. “E voi - ha aggiunto rivolgendosi direttamene agli interlocutori - sapete bene quante centinaia di lettere arrivino al ministro per chiedere ‘non toccate questo o quello’”.(AGI) Nic Fonte: http://www.stato-oggi.it/archives/000130219.html |