E' stata emanata la Diramazione Generale relativa alla monetizzazione del congedo ordinario, nel caso in cui le dimissioni anticipate del dipendente o la sua collocazione in quiescenza non abbiano consentito di usufruirne nei tempi previsti (documentazione in fondo all'articolo).
Da tempo il SAPAF aveva iniziato questa vertenza con l'Amministrazione che aveva intendimenti opposti alle nostre richieste, che si basavano su un principio di correttezza e di trasparenza amministrativa. Il recente parere espresso dal Consiglio di Stato non lascia dubbia ad interpretazioni: il SAPAF aveva ragione a sostenere la propria tesi!
L'Amministrazione, quindi, si è vista costretta a correggere il proprio orientamento, adeguandosi a quanto la giurisprudenza indica.
Quello che dispiace, anche in una circostanza così positiva per il personale, è il solito arrogante comportamento della nostra Dirigenza che non ha minimamente informato le OO.SS. diramando la disposizione senza il previsto confronto.
Infatti, la diramazione del 31 marzo 2011 che recepisce il parere del Consiglio di Stato sulla monetizzazione del congedo ordinario, come sostenuto dal SAPAF, modifica la diramazione generale del 16 novembre 2009 sui permessi, congedi e aspettative del personale, che è stata definita dopo un lungo e faticoso, ma ovviamente previsto, confronto sindacale.
Se avessimo potuto interloquire con l'Amministrazione, avremo sicuramente fatto notare che il personale interessato è già in quescienza o non è più nei ruoli dell'Amministrazione e, quindi, la previsione di inviare le domande "all'ufficio di provenienza" è del tutto fuori luogo!
Sarrebbe, invece, opportuno comunicare a
questi ex colleghi della sopravvenuta
inversione di valutazione, visto che molti
di loro avevano già ricevuto una risposta
negativa alla loro richiesta! Ma la nostra Amministrazione non smette mai di stupirci, quando deve penalizzare il personale ... |