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A Montecitorio continua poi il presidio anti-casta con a
capo l'uomo-simbolo Gaetano Ferrieri, in sciopero della fame dal
4 giugno scorso. «Da più di 110 giorni - ha detto Ferrieri - c'è
un'azione da parte dei cittadini, che andrà avanti. Io di qui
non mi muovo, però bisogna svegliare i cittadini e portarli qui
in piazza. Io non so dove trovo la forza di parlare, ma voglio
che tanti
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cittadini vengano qui, perché ne va del futuro
dei nostri figli». Ferrieri ha detto di essere
intenzionato ad andare avanti solo ad acqua e
sali minerali «fino a quando non prenderanno in
considerazione le petizioni che abbiamo inviato
alle più alte cariche dello Stato: riduzione del
50% dello stipendio di parlamentari e
amministratori pubblici, taglio del 90% delle
auto blu e una nuova legge elettorale, per
creare una classe politica che veramente
rispecchi le preferenze dei cittadini».
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I sindacati di polizia Siap, Silp-Cgil, Coisp e Anfp si
sono radunati davanti a Montecitorio «per
manifestare il dissenso dei poliziotti nei riguardi
di un governo che con quest'ultima manovra
finanziaria ha saputo prevedere ulteriori tagli alle
risorse destinate alla sicurezza del Paese,
piuttosto che investimenti, e che ha oltremodo
offeso la specificità del loro lavoro, non
prevedendo alcun sostegno economico».
Denunciano i sindacati: «Si tratta di 600 milioni di
euro che si vanno ad aggiungere a 1 miliardo e
650.000 euro già tagliati in precedenza, cifre
insostenibili per i poliziotti. Se a ciò si aggiunge
la volontà di non mantenere fede agli impegni presi
in tema di riordino delle carriere del personale del
comparto sicurezza e al disinteresse verso l’obbligo
di emanare il previsto decreto finalizzato a
consegnare ai poliziotti, per l’anno 2011, gli
assegni ’una tantum’ quali misure perequative del
blocco degli assegni di funzione e degli automatismi
stipendiali, si comprende come la misura sia davvero
colma per chi, ogni giorno, è chiamato a
salvaguardare la sicurezza dei cittadini e di tutto
il Paese».
Durante la manifestazione è stato contestato il
ministro La Russa che ha poi spiegato: «Non sono
stati i poliziotti - assicura il ministro - i capi
dei sindacati con i quali mi sono confrontato mi
hanno spiegato che lì, accanto a loro, c’era un
altro sit-in di protesta partito da Facebook e
voluto da giovani di sinistra. Certo - riconosce -
magari poi anche qualche poliziotto si sarà unito ai
fischi».
Fonte: VISTA AGENZIA TELEVISVA
PARLAMENTARE
Vedi anche il video della
protesta >>>
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