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Soldatessa Italiana tenta suicidio con fucile davanti all'ambasciata d'Algeria a Roma

Roma, 26 apr. 2011 - Di guardia davanti alla sede diplomatica, la 24enne soldatessa si è sparata dopo una lite al telefono col fidanzato. Condividi

Una soldatessa di 24 anni, che era in servizio a Roma di guardia nei pressi di un'ambasciata, ha tentato il suicidio in strada dopo una lite al cellulare con il fidanzato. Le sue condizioni sono gravi. L'episodio intorno alle 12.30 davanti agli uffici della rappresentanza diplomatica dell'Algeria - in via Bertoloni, quartiere Parioli - e vicino alla clinica Mater Dei. Secondo il comandante del gruppo tattico degli alpini, A.C. non aveva mai avuto problemi in servizio: «E' un soldato serio, che svolge il suo servizio al meglio. Un'ottima professionista come sono tutti i nostri soldati».

ORIGINI PUGLIESI - La donna, di origini pugliesi, si era intrattenuta al telefono con il suo ragazzo, ma poi aveva affrontato con lui una dura discussione. Subito dopo, si è sparata un colpo di fucile in pancia: il proiettile - di quelli in dotazione alle forze Nato - ha trapassato il corpo e la militare è stata trasportata in codice rosso al Policlinico Umberto I. Apparsa subito grave, la giovane non è tuttavia in pericolo di vita: «Condizioni rassicuranti - recita il bollettino medico - si può dire che è fuori pericolo».

QUATTRO ORE SOTTO I FERRI - La giovane è stata sotto i ferri per circa 4 ore, ha riferito il colonnello Carlo Vetica, comandante del 6/o reggimento Genio e responsabile del progetto Strade Sicure, nel cui ambito opera la soldatessa rimasta ferita all'addome. A.C. è ricoverata in Chirurgia d'urgenza: l'intervento si è concluso bene ma al momento la prognosi rimane riservata. Ad attendere notizie c'erano i suoi ufficiali
 

 

comandanti, ma anche «tutti i suoi commilitoni, che sono venuti a trovarla e poi sono tornati in servizio».

La dinamica del ferimento è ancora al vaglio delle forze dell'ordine: «Oggi la mia preoccupazione - ha detto il superiore della soldatessa - è la salute di uno dei miei soldati». L'arma in uso ai militari
come la giovane rimasta ferita è il fucile d'assalto Beretta AR70/90, un fucile da guerra estremamente efficace anche a 400 metri di distanza.

FONTE: http://roma.corriere.it
 


Soldatessa barese tenta suicidio a Roma. Intervento di sei ore, è fuori pericolo

È una volontaria del Secondo reggimento Alpini. Ha tentato di togliersi la vita con una pistola.

«Le condizioni della militare sono rassicuranti, a quanto ci riferiscono i medici, possiamo dire che è fuori pericolo». A riferirlo è il capitano Matteo Tuzi, ufficiale delle pubbliche relazioni del Sesto reggimento Genio che è arrivato di fronte all’ambasciata algerina di via Bertoloni a Roma. A quanto riferito dall’ufficiale, la giovane originaria di Bari e di 24 anni, è una volontaria del Secondo reggimento Alpini per il progetto Strade sicure. «Tutti i nostri volontari - ha spiegato ancora - sono molto bene addestrati e stanno contribuendo ai controlli in città».

Il militare ha spiegato che la giovane è stata portata in chirurgia. Riguardo alle cause del suo ferimento non ha voluto sbilanciarsi: «È presto per fare ipotesi - ha spiegato - le forze dell’ordine stanno indagando e stanno ascoltando tutte le persone informate, anche il militare che era di sentinella con lei. Abbiamo avvertito tutti i familiari che stanno arrivando a Roma, stiamo cercando di farla sentire circondata da tutto il nostro affetto.

«La paziente è stabile, sta uscendo adesso dalla sala operatoria dopo circa 6 ore di intervento all’addome». A riferirlo il capitano Matteo Tuzi, ufficiale alle pubbliche relazioni del sesto reggimento del Genio, riferendosi alle condizioni della alpina di 24 anni, rimasta ferita stamattina da un colpo di arma da fuoco tentando di suicidarsi. A quanto riferito, il proiettile, calibro 5,56, sarebbe fuoriuscito. «Domani - ha proseguito l’ufficiale - la militare sarà visitata dal medico. Il reparto in cui sarà ricoverata è in via di definizione e sempre domattina è previsto il bollettino medico». In merito alle cause del ferimento il capitano Tuzi ha parlato genericamente di «incidente occorso a un militare. Saranno le forze dell’ordine, che stanno conducendo le indagini, a stabilirne le cause». La giovane, volontaria in ferma prefissata di un anno, era di guardia davanti all’ambasciata algerina. I familiari sono stati avvertiti e stanno arrivando da Bari nella capitale con un mezzo messo a disposizione dell’Esercito. Il loro arrivo è previsto in tarda serata.

FONTE: http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it
 



ROMA: ALPINA TENTA SUICIDIO DAVANTI L'AMBASCIATA ALGERINA

 

Una giovane soldatessa dell'Esercito Italiano, di 24 anni, che era in servizio stamattina, a Roma, davanti all'Ambasciata di Algeria, ha tentato il suicidio in strada, dopo una lite al cellulare con il fidanzato, intorno alle 12.30.

Le sue condizioni al momento sono sembrate abbastanza gravi.

La ragazza, una volontaria pugliese, originaria di Bari, dopo un'accesa discussione al cellulare, sembra si sia sparata un colpo di fucile, con l'arma d'ordinanza, in pancia.

Il proiettile, trapassandola da parte a parte, è uscito dalla schiena.

La soldatessa, dopo essere stata soccorsa, è stata trasportata al Policlinico Umberto I ed è stata ricoverata con codice rosso.

Il capitano Matteo Tuzi, ufficiale delle pubbliche relazioni del Sesto Reggimento del Genio, che si è portato davanti l'ingresso dell'ambasciata d'Algeria, in Via Bertoloni, a Roma, ha dichiarato: “Le condizioni della militare sono rassicuranti, a quanto ci riferiscono i medici, possiamo dire che è fuori pericolo”.

Sempre stando a quanto riferito dall'ufficiale, la giovane barese, è una volontaria del Secondo Reggimento Alpini che partecipa al progetto “Strade Sicure” e dichiara: “Tutti i nostri volontari sono molto bene addestrati e stanno contribuendo ai controlli in città”.

L'ufficiale non ha precisato, però, se la soldatessa appartiene al Secondo Reggimento Genio Guastatori Alpini od al Secondo Reggimento Artiglieria Alpini.

Il capitano ha precisato che la la ferita è stata ricoverata in chirurgia ma relativamente alle cause del ferimento non ha voluto rilasciare commenti.

Ha precisato: “E' presto per fare ipotesi.

Le forze dell'ordine stanno indagando e stanno ascoltando tutte le persone informate, anche il militare che era di sentinella con lei.

Abbiamo avvertito tutti i familiari che stanno arrivando a Roma, stiamo cercando di farla sentire circondata da tutto il nostro affetto”.

In base a quanto saputo, la giovane era di guardia all'ingresso dell'Ambasciata d'Algeria, ubicata in un villino in Via Antonio Bertoloni, 38, ai Parioli.

Le normali disposizioni prevedono che di guardia all'ingresso siano presenti due mezzi dell'E.I. ed il turno della ragazza stava per smontare.

Una donna che abita proprio di fronte alla sede dell'Ambasciata algerina dichiara: “Ero in camera a rifare il letto, saranno state le 11,30.

Ho sentito uno sparo, poi urla e grida di donna -Aiuto, Aiuto-.

Sulle prime non avevo il coraggio di affacciarmi, poi ho visto dal balcone questa ragazza a terra, supina.

C'era un signore in borghese che le metteva una giacca sotto la testa.

Mi ha colpito che attorno a lei non ci fossero altri militari.

C'era inoltre una signora che conosco, che fa la tata in una casa vicina, che stava aspettando l'autobus alla fermata e mi ha raccontato che l'ha vista cadere a terra improvvisamente.

Mi ha detto che si era sparata accidentalmente un colpo al fianco”.

La signora testimone riferisce ancora: “Ho chiamato il 112 e sono arrivate le forze dell'ordine che subito hanno chiamato un medico della vicina clinica Mater Dei.

Anche un'altra donna che abita qui vicino è scesa in strada con coperte per tamponarle la ferita.

La ragazza è stata anche spostata su un fianco”.

La testimone dice che non può affermare se l'alpina indossasse o no il giubbotto antiproiettile ma, conclude: “ma mi sembra strano che abbia provato a suicidarsi, perché altrimenti non avrebbe chiesto aiuto”.

Intanto proseguono le indagini, affidate alla Polizia, per stabilire l'esatta dinamica dell'accaduto.

FONTE: http://www.ultimenotizie.we-news.com

 

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