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Dall'Italia arriva anche il commento di Arcigay che, tramite il
presidente, Paolo Patané, parla di una "decisione straordinaria":
"La fine della Dadt è una pietra miliare nella lotta del
movimento gay internazionale per la conquista della piena parità.
È una decisione di dignità e rispetto che avrà ricadute in tutto
il mondo". "Nel nostro Paese - ricorda Patané -
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Usa, per i gay nell'esercito finisce l'era del "silenzio"
Roma, 20 set. 2011
(Repubblica.it) - Una lettera ufficiale dei vertici
militari americani sancisce l'entrata in vigore
della norma voluta da Obama che cancella la regola
"don't ask, don't tell" introdotta da Clinton. "Tutti
vanno trattati con dignità e rispetto".
Festeggiamenti in tutta la nazione, e si attendono i
primi coming out.
Condividi Ci sono voluti 18 anni, perché l'esercito americano aprisse ufficialmente le porte alle persone omosessuali. Da oggi, infatti, gay e lesbiche potranno dichiarare ufficialmente il loro orientamento sessuale, sia all'atto dell'arruolamento, ma anche se dovessero già indossare una divisa, senza la certezza di essere respinti o allontanati. Grazie alla firma del presidente Barack Obama, a dicembre, del provvedimento abrogativo approvato dal Congresso, il principio del "Don't Ask Don't Tell" (DADT) viene definitivamente archiviato. Introdotto nel 1993 nell'era di Bill Clinton, consentiva ai militari omosessuali di continuare a prestare servizio a patto che non dichiarassero il loro orientamento. Una norma che, in questi 17 anni e in tutta la sua ipocrisia, ha determinato l'allontanamento di 13mila militari, espulsi soltanto in quanto omosessuali. In una giornata storica per il movimento omosessuale americano, che si era sempre battuto contro il DADT, i vertici dell'esercito hanno inviato un'enfatica lettera ai generali dislocati in tutto il mondo, con la quale aprono ufficialmente questa nuova fase nella storia dell'esercito a stelle e strisce. "La giornata di oggi segna la fine del Don't ask Don't Tell - si legge nella missiva - La legge è abrogata. Da oggi, gay e lesbiche che indossano la divisa potranno prestare servizio nell'esercito con la dignità e il rispetto che è loro dovuto. Per oltre 236 anni, l'esercito americano ha rappresentato una straordinaria forza portatrice di bene nel mondo. Ci aspettiamo che tutto il personale segua i
nostri valori, adeguandosi completamente e in
maniera equa a questa abrogazione, secondo le nostre
direttive. Tutto il personale ha il dovere di
trattare i propri compagni con dignità e rispetto.
Così facendo, aiuteremo l'esercito americano a
continuare ad essere la forza della nazione".
Concetti che saranno ripetuti stasera in una
conferenza stampa del segretario della Difesa, Leon
E. Panetta e di Mike Mullen, capo di Stato Maggiore
della Difesa. |