Roma, 11 apr. - Si è abbattuta l’ennesima bufera diplomatica nei confronti del ministro della Difesa Ignazio La Russa, reo, secondo le accuse rivolte da un articolo riportato sul “Fatto quotidiano” e da una nota del portavoce dell’Italia dei Valori, Leoluca Orlando, di aver utilizzato per motivi personali un volo di Stato. Condividi
Il caso risale al 5 aprile scorso, quando La Russa avrebbe deciso di raggiungere Milano per vedere una partita di calcio dell’Inter dalla città di Roma, sede del parlamento e di tutte le attività diplomatiche dello Stato italiano.
All’interno dell’articolo sono riportati in maniera minuziosa gli orari del volo identificato come il velivolo appartenente all’arma dei carabinieri “P180”, che sarebbe decollato da Roma alle 18.30, per poi fare comodamente ritorno intorno alle 23, al termine dell’incontro di Champions League tra Inter e Schalke 04, presso la sua abitazione con un altro aereo pagato dai cittadini italiani, l’“MM 62210”.
Il quotidiano racconta infine che sono numerosi i casi definiti come i “privilegi della casta”, che vedono il coinvolgimento del Presidente del Consiglio, Berlusconi e del coordinatore delle Segreterie nazionali della Lega Nord, Calderoli.
«La Russa venga in Parlamento e chiarisca di fronte al Parlamento e al Paese se davvero ha utilizzato un aereo di Stato per andare a vedere la partita dell’Inter – afferma il portavoce dell’IDV Orlando – Se la notizia riportata venerdì dal Fatto Quotidiano fosse confermata, sarebbe gravissimo, l’ennesimo privilegio di casta».
«L’Italia dei Valori - ha aggiunto ancora Leoluca Orlando - presenterà un’interrogazione per fare piena luce su questa vicenda. È inaccettabile, infatti, che un ministro della Repubblica utilizzi un aereo di Stato, pagato dai soldi dei cittadini, per fini meramente personali. È un’offesa a tante famiglie che non arrivano a fine |