Fucilieri arrestati in India, alle famiglie dei pescatori 145mila euro. Di Paola: è donazione, non riguarda il processo
(ANSA) - MOSCA, 19 APR 2012- "E' un atto di
donazione, di generosità, ex gratia, al di fuori d'un contesto
giuridico", ha detto il ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola,
confermando le indiscrezioni su una donazione in denaro alle famiglie
dei pescatori indiani della cui morte sono accusati i marò italiani.
|
|
Rosalba Ancona cita nell'appello anche il Capo dello Stato. «Ringrazio - dice - il presidente della Repubblica per l'espressione di vicinanza che mi ha fatto pervenire, significa per me sentire davvero tutto il Paese vicino a noi. Purtroppo ora ci sono però pressanti esigenze, che non possono più attendere. Non da parte mia quanto da parte dei miei tre figli. È semplicemente imbarazzante dover dire parole di questo genere ma questa |
è la situazione e io chiedo aiuto, medico, psicologico e materiale, alle istituzioni, per l'esclusiva tutela dei tre bambini miei e di mio marito».
Le famiglie dei due pescatori morti nell'incidente del 15 febbraio, al largo delle coste del Kerala, in cui sono implicati i due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, riceveranno ognuna 10 milioni di rupie (145mila euro) dal governo italiano in base a un accordo extragiudiziario a cui hanno dato il loro assenso. Lo scrive oggi la stampa indiana che cita Doramma, la moglie di uno dei due pescatori Jelastine Valentine, che ha presentato ieri una domanda di composizione immediata della vertenza all'Alta Corte di Kochi dove è in corso una causa per la giurisdizione.
Sulla somma interviene il nostro ministro della Difesa Giampaolo Di Paola «È stato un atto di donazione, di generosità, ex gratia, al di fuori di un contesto giuridico» di Di Paola, confermando le indiscrezioni stampa su una donazione in denaro alle famiglie dei due pescatori uccisi in India. Durante la conferenza stampa del «2+2», l'incontro bilaterale tra i ministri degli Esteri e della Difesa di Italia e Russia, Di Paola spiega «è un atto che il governo italiano ha ritenuto di dover fare», per venire incontro alle sofferenze patite dalla famiglie dei due pescatori ma che la donazione «non ha nulla a che fare» con il procedimento giudiziario. Di Paola ha poi ribadito che l'Italia sostiene con forza che la giurisdizione del caso è dell'Italia, e su questo punto «ci battiamo con forza». Il ministro ha poi ricordato che la vicenda si è consumata «in acque internazionali».
La notizia conforta i familiari dei marò: «Siamo contenti, dall'India si apre uno spiraglio». Così Carolina Latorre, sorella del marò Massimiliano detenuto del carcere di Trivadrum, rimasta in Italia ma in collegamento
costante con i suoi familiari in India, commenta le notizie che arrivano oggi dal Kerala sul risarcimento chiesto dalle famiglie dei pescatori indiani. «Il nostro auspicio ovviamente è che tornino a casa prima possibile». Intanto la Corte suprema indiana ha rinviato oggi a New Delhi al 30 aprile l'udienza per il rilascio della Enrica Lexie sequestrata a Kochi. Quando stava per dare l'ok alla partenza della nave il giudice ha constatato l'assenza di un documento di notifica alla moglie di uno dei due pescatori morti ed ha disposto il rinvio. Fonte: http://www.ilsole24ore.com |