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militari di carriera da riposizionare in 20
anni: F35 salvi
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soprattutto le più alte cariche militari. E se invece di tagliare risorse umane si risparmiasse proprio abolendo costi non dovuti e eliminando i privilegi della casta militare? Nel clamore suscitato dalla questione sugli F35 è passato abbastanza sotto silenzio, anche perché rubricato al Ministero come “Documento non classificato controllato” e quindi non divulgato al di |
fuori degli ambienti militari, il dossier, firmato dal Segretario generale della Difesa che conferisce privilegi, quali l’uso delle auto blu, alle più alte cariche militari. Il documento è stato rilevato dalla giornalista del Il Fatto Quotidiano Paola Zanca. Dalle pagine del dossier emerge una vera e propria lobby dei vertici militari: hanno diritto ad autista e auto blu (con cilindrata superiore ai 2400 cc) tutte le autorità di vertice (il che include il ministro della Difesa, il capo di gabinetto, i sottosegretari, il capo di stato maggiore della Difesa, della Marina, dell’Aeronautica e dell’Esercito, il comandante generale dei Carabinieri e tutti gli altri rilevanti generali e ammiragli). Macchine di cilindrata inferiore sono riservate a ufficiali, capi reparto etc. Il tutto indipendentemente dalle ragioni del trasporto e quindi anche per motivi privati e assolutamente non inerenti alle funzioni pubbliche svolte. Colpire questi privilegi non è forse più coerente che ridurre l’accesso alla carriera militare nell’ottica di rigore decantata dal Governo Monti?
Del resto anche senza scendere in tecnicismi il paradosso appare evidente: da un lato si tende a sminuire la propensione bellica del nostro Paese tagliando il numero del personale militare, dall’altro però si conferma l’acquisto di caccia costosissimi. Le guerre degli alleati sono più importanti della pubblica sicurezza nazionale? Fonte: http://www.investireoggi.it
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