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Misterioso furto al ministero della Difesa

Roma, 20 mar 2012 - Scoperta un' intrusione nel palazzo più protetto d'Italia. Spariti soldi e suppellettili. I carabinieri indagano per scoprire se sono stati violati anche i computer e gli archivi. Condividi

Violato uno degli edifici più protetti d'Italia. Scoperta ieri mattina un'«intrusione» a Palazzo Baracchini in via XX Settembre a Roma sede del Ministero della Difesa. I carabinieri di guardia si sono accorti che qualcuno si è introdotto negli uffici e ha rovistato nelle stanze. Scarno il comunicato diffuso dalla Difesa: «Questa mattina (ieri) - si legge - i carabinieri in servizio hanno rilevato la perpetrazione di un furto all'interno di uno degli uffici del Dicastero. Sono in corso indagini».

Dalle prime risultanze degli investigatori si è scoperto il furto di una discreta somma di denaro e di alcuni soprammobili. L'ufficio preso di mira non è vicino a quello del ministero, ma i carabinieri stanno verificando se il «ladro» fosse interessato ad altri obiettivi.

Ancora da chiarire l'ora dell'«intrusione». Gli investigatori del Reparto operativo di via In selci hanno ascoltato i carabinieri della «polizia militare» che svolgono servizio di vigilanza al ministero. Palazzo Baracchini oltre che sede del ministero ospita gli uffici dell'Aise, il servizio segreto. Le indagini non si limitano al reato di «furto». Controlli anche ai computer dell'ufficio violato.

Verifiche sui numeratori delle fotocopiatrici. Il ministero della Difesa chiude il portone verso le 22, salvo particolari esigenze. Il sabato e la domenica apre solo la porta laterale per il passaggio dei pedoni. Passaggio che viene filtrato dai carabinieri presenti sull'uscio e da una porta metal detector che consente l'accesso vero e proprio nel palazzo. La maggior parte delle finestre hanno chiusure e vetri blindati, quindi apparentemente inviolabili. L'edificio a fianco, Palazzo Caprara ospita lo Stato maggiore Difesa, altra sede «blindata».

Di fronte Palazzo Esercito dove risiede il capo di Stato maggiore della Forza armata. In questo periodo, poi, a poche decine di metri esiste una vigilanza per via della sede dell'Ambasciata dell'India, teatro di manifestazioni per via della vicenda che vede due fucilieri del San Marco «detenuti» dalla polizia di quello Stato.

Un fortino, quindi Palazzo Baracchini, che un Arsenio Lupin è riuscito, però,

a violare: si è introdotto nell'edificio ha raggiunto l'ufficio dove è custodito anche denaro contante e ha pensato bene di portarsi via anche alcuni ricordini: soprammobili presenti nello stesso ufficio. I carabinieri del Reparto operativo hanno controllato con il personale del ministero se ci sinao state «visite» anche in altre stanze dell'edificio. Fonte: www.iltempo.it

Maurizio Piccirilli