DIFESA: BONELLI (VERDI), IN ITALIA CI SONO TANTI GENERALI QUANTI I DEPUTATI
Roma, 9 gen. 2012 - "In Italia abbiamo un vero e proprio esercito di generali (più di 600) con relativi benefit accessori come auto blu e attendenti. Si tratta di un numero pressoché equivalente agli onorevoli che compongono la Camera dei Deputati. La cosa più strana è che il nostro Paese vanta ben 69 generali di Corpo d'armata: ossia più del doppio dei corpi d’armata attualmente operativi in Italia. Ce ne sono 50 tra Esercito, Aeronautica e Marina, 10 nell’Arma dei Carabinieri e 9 nella Guardia di Finanza. Questi numeri sono poi rafforzati da 2.700 colonnelli, 13.000 ufficiali: una massa sterminata di dirigenti con stipendi ‘pesanti’ a guidare un numero sempre più ristretto di soldati". Lo dichiara il Presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli che aggiunge: "I dati sull'occupazione sull'occupazione diffusi oggi dall'Istat - un giovane su tre è senza lavoro - sono drammatici ed impongono un intervento immediata inversione di rotta: è assurdo che in questa situazione l'Italia abbia destinato 15 miliardi di euro per l'acquisto di 131 caccia F-35, programma che anche gli Usa stanno pensando di abbandonare".
miliardi di euro - conclude Bonelli -. Chiediamo al governo Monti di tagliare subito le spese per gli armamenti di almeno 12 miliardi di euro. Le spese per gli armamenti dei prossimi anni ammontano complessivamente a oltre 43 miliardi di euro" "Chiediamo al Governo di tagliare prima di tutto le spese per gli armamenti di almeno 15 miliardi di euro. Non si tratta di una richiesta ideologiche visto che chiediamo al presidente Monti di fare niente di più di quello che la cancelliera tedesca Angela Merkel ha fatto nel 2010 quando la Germania ha tagliato la spesa per gli armamenti di 10 miliardi di euro. La spesa militare pro-capite in Italia ha ormai raggiunto la cifra di 598 dollari: più di quella della Germania che si ferma a 550 dollari o del Giappone che arriva a 441 dollari. Ogni anno ogni italiano spende in armamenti più di un tedesco, di un giapponese, di un russo, di un cinese e di un indiano". "Con queste risorse sarà possibile investire subito sulla riconversione ecologica della nostra industria, sulla green economy sulla difesa del suolo in un Paese in cui ancora si muore sotto il fango, sulla scuola, la salute ed il trasporto pubblico.
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