Volontari: un rappresentante del Cocer EI ci chiede di parlare delle “conquiste” del suo mandato
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3) Il Fesi "chiarimenti" Questo Co.Ce.r ha raggiunto anche risultati importanti come la conquista del Fesi, purtroppo con poca equità tra le aree operative e quelle centrali, ma è anche vero ed apprezzabile il sol fatto che sia stato istituito, e il criterio semi-gerarchico con cui è ripartito, anche se avrei preferito il modello egualitario della polizia. Ma per fare certe conquiste occorrono rinunce, trattative, compromessi, perché a decidere siamo in tanti (forse in troppi) e di ruolo differente. Non è facile portare un risultato a casa , ma qualsiasi cifra torna utile a tutti i colleghi, in particolare a chi paga mutui o chi svolge il proprio servizio al Nord. Abbiamo preferito distribuire quei pochi e maledetti soldi subito; Meglio che niente .. 4) Perchè i vsp con anzianità conn + 17 riscuotono 320 euroin più nel fesi ? Qualcuno in malafede, maliziosamente e demagogicamente ha tentato di strumentalizzare questa concessione. Colgo l'occasione per dare qualche spiegazione: per gli assegni di funzione, coloro con più di 17 anni di servizio percepiscono circa 1400 euro, i sergenti circa 1800 euro e si differenziano di una manciata di euro con i marescialli. Il COCER ESERCITO ha ritenuto eccessiva questa differenza tra noi e i sergenti, poiché discriminatoria, ma altri organi di rappresentanza come il COCER DEI CARABINIERI e forse anche i sindacati di polizia non mi sono sembrati abbastanza interessati a questo tipo problema, sebbene appartenga a tutte le categorie. Nonostante un deputato parlamentare del Partito democratico, l'On. Turco, anziché tutelare i gradi più deboli (vsp), in passato sia intentervenuto politicamente sul fesi a sfavore della nostra categoria . Riflessioni - Poiché siamo alla fine di questa rappresentanza, per non ripetere errori del passato, vi prego vivamente di analizzare bene a chi date il vostro consenso, a tutti i livelli della rappresentanza. Non vorrei che anni di lavoro si bruciassero per opera di incompetenti che privilegiano i propri interessi e non quelli della collettività, o peggio a causa di arrampicatori sottomessi alle gerarchie.
5) La grande crisi del 2008 è stata come "il crollo di un castello di carte", ma siamo riusciti a difendere gli interessi dei colleghi più giovani, i nostri precari, strappando per loro la tredicesima, varie indennità, e cercando si dare seguito alle loro segnalazioni nel modo più celere e efficace possibile. Abbiamo conservato il posto ai vfb e ai vfp4, prolungandoli nel tempo è garantendo a loro il massimo dei posti consentiti per rimanere in spe. Di certo non abbiamo garantito la serenità a tutti , ma una buona parte sicuramente si . Meglio che niente . - La mia idea per salvare i colleghi precari non vincitori di concorso "Si potrebbe anche pensare ad una patente sociale che sul modello americano dia maggiori chance di assunzione in occasione di concorsi pubblici e privati ed assunzioni con grosse aziende, migliorando di molto gli attuali protocolli che non garantiscono ancora un futuro quanto meno migliore ai nostri colleghi non vincitori di concorso in spe". 6) Si parla di ridimensionamento del personale militare, senza ricordarsi dell'investimento che è stato fatto su ogni singola persona in addestramento; a mio avviso, la crisi economica si allevia col rinunciare a qualche privilegio, mettendo in vendita tutti i centri balneari delle forze armate, gli organi di protezione sociale come la PIO IX, meno celebrazioni e manifestazioni, meno auto blu , ridurre alcune spese militari in armamento, trasferendo i reparti militari dal Nord, affiancandoli alle Forze di polizia per la lotta alle organizzazioni criminali, ma anche per combattere l'evasione fiscale. Mentre in rete tutti pensano alla proroga oppure alla rieleggibilità della rappresentanza "Gira voce che qualcuno pensa di trasformare noi militari in materiali di consumo "usa e getta" L’altro giorno ascoltando “Radio Naja”, sembrerebbe che qualche mente raffinata, per salvare il proprio orticello, auspica di far transitare nell’amministrazione civile della difesa un' aliquota di personale militare (in particolare dei volontari in servizio permanente – su base volontaria / d’autorità) “circa 3000 mila vsp”. Peccato che la parte sociale non è conoscenza di queste : strane voci" oppure “strane manovre”,“ ovviamente rimango in attesa di eventuali smentite oppure conferme di queste voci . Sempre ascoltando "Radio Naja" sembrerebbe che ci sia la possibilità di inviare (d’autorità) in “posizione comandato”, il personale militare presso altre pubbliche amministrazioni . Sarà tutto vero ? lo scopriremo . Non “ALLARMATEVI CARI COLLEGHI”, non ci faremo “TROMBARE”, purtroppo ad oggi non ci sono elementi concreti in merito alle notizie trasmesse da RADIO NAJA, ovviamente difenderemo i nostri diritti fino all’ultima goccia del nostro sangue . Ovviamente queste voci potrebbero essere le solite "bufale"per luridi scopi propagandistici, ma stiamo sempre in guardia . Conclusioni Da ultimo spendo due parole su chi, dall'interno della Rappresentanza militare getta fango sui colleghi. È troppo facile fare dichiarazioni di fuoco sulla proroga e poi usufruire della stessa proroga. Io non mi considero un demagogo, dico da tempo che è uno strumento obsoleto, strano, senza tutela del delegato, ma rimane l'unico strumento utile per risolvere certe questioni, e quindi ritenendo inutili le mie dimissioni, perché un altro prorogato avrebbe preso il mio posto. Ho preferito insieme ai miei colleghi continuare a perorare la causa del personale che rappresento da anni, anche perché mi è stato richiesto di farlo, e chi vuole può verificarlo nel mio profilo Facebook, visto che lì non si cancella nulla. L'unica soluzione per me rimane la riforma della rappresentanza militare: in questo periodo qualcuno auspicherebbe anche la sua totale eliminazione, ma aggiungo io solo a patto che i diritti dei membri delle FFAA sia assolutamente tutelati, garantiti e costantemente riveduti. Il che sappiamo non essere possibile. È troppo provocatorio, dato che è tanto in auge, pensare anche noi ad una liberalizzazione?
Ma purtroppo
coloro che possonno cambiare le regole “non
ci ascoltano” |