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Roma, 26 feb. 2012

Ill.issimo Presidente della Repubblica,

scrivo a Lei in quanto garante delle istituzioni per segnalarLe che, per l’ennesima volta, la Categoria dei Graduati delle FF.AA e FF.PP a ordinamento militare, del quale mi onoro di rappresentare, in qualità di delegato del Cocer sezione Esercito e di Segretario del Cocer Interforze, stanno subendo un ulteriore schiaffo da parte della Politica e delle Amministrazioni, in quanto nessuna di quest’ultime ha detto una parola.

Infatti da una disamina delle modifiche apportate alla Rappresentanza Militare del “Decreto mille Proroghe” recentemente approvato, sono palesemente inaccettabili, ma prodotte senza il coinvolgimento diretto della rappresentanza Militare e senza le necessarie valutazioni sugli effetti che avrebbe potuto comportare ciò, ma in particolare senza valutare i suoi effetti anche in virtù del momento delicatissimo per le FF.AA. in fase di rimodulazione in termini riduttivi.

Per cui già la sofferente situazione in cui verte la Categoria Graduati e Truppa, i quali pagano lo scotto più pesante sia in termini di sacrificio estremo nell’adempimento del dovere, sia in termini economici col blocco delle remunerazioni, l’azione posta in essere in questi giorni, anziché rafforzare l’organismo di rappresentanza dei militari, rischia invece di indebolirlo, esponendolo ad un serio pericolo di ulteriore delegittimazione agli occhi dei rappresentati, accrescendo le spinte dalla base volte ad ottenere la sindacalizzazione della rappresentanza militare.

La suddetta attività discriminatoria contrasta col nuovo codice dell’ordinamento militare D. Lgs. 66/2010, all’art. 627 che ha sancito che le categorie dei militari sono suddivise in Ufficiali, Sottufficiali, Graduati e Militari di Truppa. Pertanto se il legislatore ha deciso di dividere sia le categorie e sia i ruoli sino ai minimi livelli, doveva principalmente suddividere la Categoria Graduati da quella della Truppa che trova legittimazione giuridica rispetto a quella dei Sovrintendenti, perché quest’ultimo ruolo è ricompreso nell’unica categoria “sottufficiali”, detto provvedimento è talmente chiaro che dimostra che si è voluto privilegiare un ruolo a discapito di tutte le altre categorie.

A ciò si aggiunga che la Categoria Graduati e Truppa è quella che avrebbe la necessità di una maggiore rappresentatività essendo le categorie più deboli, e per cui soffrono le peggiori ripercussioni del sistema:

a. per la mai chiarita questione sull’esposizione all’uranio impoverito;

b. vivono in alloggi nella maggior parte fatiscenti e al limite della salubrità, inoltre parecchi di essi ancora sono con le coperture in eternit;

c. in termini di ricongiungimento familiare sempre più limitativi;

d. non è permesso ai coniugati di poter vivere assieme all’interno dell’infrastruttura militare;

e. non si è tutelati di fronte alla maternità e all’allattamento al pari dei colleghi delle FF.PP., ponendo molte mamme soldato di fronte alla scelta tra il figlio e la divisa;

f. vige ancora la limitazione della libertà personale per effetto l’applicazione delle sanzioni disciplinati pariteticamente agli arresti domiciliari;

g. l’impossibilità di avere una difesa certa e professionale durante i procedimenti sanzionatori, in quanto la linea di comando si avvale di professionisti interni per la redazione del provvedimento, mentre al sottoposto al procedimento le viene impedito;

h. le promozioni al grado successivo avvengono ormai oltre i 2 anni dalla data prevista con tutta una serie di ripercussioni a catena in termini economici e di carriera;

i. la disparità di trattamento per i partecipanti ai concorsi interni rispetto ai colleghi parigrado delle FF.PP;

Questi sono alcuni dei problemi che minano il principio di uguaglianza e di equità, e vederci ulteriormente discriminati dalla Politica e dal Governo, venendo privati di una rappresentanza certa ed equa tra le categorie, ci umilia ed offende maggiormente, dimostrando il livello di attenzione che si ha nei confronti delle Categorie più deboli.

Per cui i tanti Ammiragli, Generali e Ufficiali che sono stati “prestati” alla politica e che rappresentano anche le FF.AA e FF.PP. sedendo nelle aule parlamentari, seppur conoscendo molto meglio di altri la struttura militare, dovrebbero farsi un esame di coscienza e capire se il loro lavoro sia stato svolto seguendo o meno i principi del giuramento prestato, che tutti in manieri indistinta abbiamo prestato all’atto dell’arruolamento.

Pertanto auspico ad un Suo autorevole intervento in questo senso, abbattendo tutte le barriere “architettoniche” erette, al fine di dare il giusto riconoscimento a chi giornalmente rischia la propria vita per difendere il Paese.

Ill.isso Presidente della Repubblica, il mio rammarico e che nonostante da anni abbia tentato di portare in tutti i modi all’attenzione della Politica e dell’Amministrazione le tante problematiche e discriminazioni sofferte con esiti pressoché latenti, da oggi, e in attesa di un riscontro positivo da parte Sua e da parte della Politica, mio malgrado, inizio lo sciopero della fame per il riconoscimento di tutti i diritti fondamentali in capo ai militari e per il diritto di uguaglianza e parità sociale, per il principio di equità, per la dignità, per la rappresentatività e per il rispetto della memoria di tutti coloro che ci hanno lasciato dal 1996 ad oggi vittime del dovere o dell’uranio impoverito della Categoria Graduati e Truppa.


Roma 24/02/2012

Viva l’Italia

Leonardo Bitti

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