Un articolo della recente “finanziaria” introduce la possibilità del transito di contingenti di Marescialli delle Forze Armate nelle Forze di Polizia, senza prevedere espressamente la “domanda” degli eventuali interessati. Questo ha creato allarme tra il personale, in un momento caratterizzato da intense attività legate a un ampio rinnovamento della Difesa.

Allo scopo di chiarire al personale la posizione fin qui tenuta dagli Stati Maggiori in materia e gli intendimenti per il futuro, si riporta di seguito un breve punto di situazione. In sintesi, in base all’esame del quadro di situazione attuale, non si ritiene che ci potranno essere inopportune forzature nei confronti del personale destinatario dal provvedimento.

 TRANSITO DI PERSONALE DELLE FORZE ARMATE NELLE FORZE

 DI POLIZIA AD ORDINAMENTO CIVILE E MILITARE

Il comma 126 dell’art. 3 della Legge 24 dicembre 2004, n. 224 (“Ricollocazione del personale militare che si trovi in situazione di esubero”) prevede che “per le medesime finalità e con i medesimi strumenti di cui al comma 124 (“Stipulazione di accordi di mobilità, volti alla ricollocazione del personale presso uffici con vacanze di organico”, n.d.r.) possono essere disposti trasferimenti anche temporanei di contingenti di Marescialli dell’Esercito, della Marina e dell’Aeronautica in situazioni di esubero, da ricollocare, previa selezione in relazione alle effettive esigenze, prioritariamente in un ruolo speciale ad esaurimento del personale delle Forze di Polizia ad ordinamento civile e militare di cui al D.Lgs 12 maggio 1995, n. 195. Con gli strumenti di cui al comma 124 vengono definiti gli aspetti relativi al trattamento giuridico ed economico del personale interessato, nonché i profili finanziari, senza maggiori oneri per la Finanza Pubblica”.

Al riguardo, lo Stato Maggiore Difesa, raccogliendo le indicazioni espresse dagli Stati Maggiori di Forza Armata ed in particolare, in più sedi ed occasioni, dal Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, ha manifestato, sin dall’inizio, la necessità di migliorare la norma in termini di tutela economica e giuridica del personale, anche al fine di prevedere la volontarietà dell’eventuale transito.

Lo Stato Maggiore dell’Aeronautica considera il consenso al transito del militare elemento indispensabile, sia in considerazione delle legittime aspettative del personale rispetto all’attività lavorativa prescelta ed alla progressione di carriera, sia al fine di coinvolgere tutto il personale nell’opera di ristrutturazione delle F.A., in un quadro di partecipazione e condivisione.

Su queste basi lo S.M.A. prosegue, insieme all’intera Difesa, l’attività di osservazione e analisi della situazione, considerando l’espressione della volontarietà elemento chiave degli eventuali accordi di mobilità, anche intercompartimentale, previsti dal comma 124 dell’articolo 3 della Legge Finanziaria 2008.

5/2/2008

FONTE: www.aeronautica.difesa.it