La società e in particolare le organizzazioni produttive hanno negli anni riconosciuto un ruolo sempre più significativo al settore della psicologia. L’evoluzione della normativa sulle competenze degli Ordini professionali nel tempo ha definito i confini della professione di Psicologo e dal 1989 è istituito il relativo Albo, a tutela di chi esercita e di chi intende  ricorrere a dette professionalità. Sono state quindi delineate le competenze che lo psicologo deve assicurare sia nell’ambito dell’analisi dei comportamenti collettivi e dei  processi selettivi e concorsuali, sia nelle attività di supporto individuale con finalità terapeutiche.  

La F.A. da anni ricorre alle competenze proprie di detti ambiti, avvalendosi di ufficiali del Corpo Sanitario, di dipendenti civili della Difesa, di professionisti esterni con forme di collaborazione, nonché di ufficiali di vari ruoli che per interesse personale avevano conseguito titoli accademici abilitanti e reso disponibili le competenze acquisite per le finalità di F.A.  

Per rendere più organico l’impiego di tali professionalità in un settore così delicato e in continua crescita, è stato avviato un intervento mirato che le valorizzi maggiormente. Un apposito studio in materia, condiviso dal Vertice della F.A., ha portato all’istituzione della qualifica di “Psicologo Militare”. La qualifica rappresenta lo strumento più flessibile perché permette di formalizzare competenze nate da percorsi diversi, assicurando il riconoscimento anche a quanti hanno affrontato gli studi accademici per interesse personale e sarebbero stimolati dalla opportunità di operare in un settore di proprio interesse, che si coniuga con esigenze della Forza Armata. In quest’ultimo caso, fatte salve le esigenze di  funzionalità di F.A. e la tutela degli interessati, in particolare ove nei profili di avanzamento dei ruoli di appartenenza siano previste attribuzioni specifiche, sono state individuate modalità di impiego che permettano di soddisfare le aspirazioni dei singoli. Potranno ad esempio essere assegnati presso il Centro di Selezione AM, ma potranno assicurare la propria collaborazione in forme più saltuarie qualora invece risultasse opportuno continuare ad operare nei settori propri della Categoria e Specialità di appartenenza. 

Gli psicologi militari presso il Centro saranno responsabili di attività di selezione psico-attitudinale del personale, mentre sono allo studio applicazioni di tecniche di “assessment”, relative alla formulazione di profili attitudinali per l’impiego in particolari incarichi. Ambiti di studio e valutazione delle dinamiche dei comportamenti, nonché prevenzione e anticipazione delle problematiche, fino al supporto psicologico ove necessario, sono stati individuati  presso gli Istituti di Formazione, nelle OFCN e nei Gruppi di Volo. La creazione di un sufficiente bacino qualificato potrà, inoltre, garantire una adeguata rotazione del personale.  

La DIPMA ha pertanto effettuato il primo censimento del personale di tutti i Ruoli, Categorie e Specialità in possesso di titoli inerenti il settore della psicologia. A seguito della valutazione del bacino di professionalità emerso, sarà attribuita la qualifica di “Psicologo “militare” al personale dei Ruoli Direttivi e non Direttivi della F.A. di tutte le Categorie/Specialità, in possesso di Laurea Specialistica/Magistrale, ovvero vecchio ordinamento, in psicologia ed abilitato all’esercizio della professione. E’ comunque interesse della F.A. affinché tutto il personale in possesso di titoli nel settore, completi l’iter di studi, consegua l’abilitazione e possa acquisire la qualifica, in virtù della priorità che l’A.M. attribuisce alla materia. Il censimento già effettuato potrà essere integrato con l’acquisizione di informazioni relative al personale che non si fosse già segnalato.  

La professionalità sarà altresì alimentata mediante concorso pubblico per  Ufficiali CSARS cui potranno accedere i cittadini con i previsti titoli accademici.