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<<MILANO.
ANCORA SULL'ATTENTATO ALLA CASERMA MILITARE.
si indaga
su dinamica>> |
FONTE:
www.ansa.it
Roma, 12 ott (Velino) - Si chiama Mohammed Game, ha 35
anni ed è di nazionalità libica l’attentatore che questa
mattina poco prima delle 8 ha fatto esplodere un ordigno
all'ingresso della caserma “Santa Barbara” di Milano in
via Perucchetti. L’uomo risiede a Milano, probabilmente
non lontano dalla caserma, e convive con una italiana, già
sentita dagli inquirenti. Game è in stato di arresto per
detenzione, porto abusivo e fabbricazione di esplosivi ed
è denunciato anche per il reato di strage. Lo ha detto in
conferenza stampa il procuratore aggiunto di Milano,
Armando Spataro, che coordina le indagini. Il pm ha anche
specificato che l’esplosivo utilizzato è a base di
nitrati. Il magistrato ha escluso inoltre che
l’attentatore sia mai stato coinvolto sulle indagini
svolte a Milano e sul territorio nazionale sul fronte del
terrorismo. Game avrebbe solo un precedente per
ricettazione. Al momento l’attentatore è ricoverato in
prognosi riservata al Fatebenefratelli: gli è stata
amputata una mano e probabilmente perderà la vista da un
occhio. Non desta alcuna preoccupazione invece la sorte
del secondo ferito, il caporale Guido La Veneziana, 20
anni, toccato da una scheggia e curato sul posto. Quella
di via Perucchetti è la più grande caserma dell’esercito
di tutta Milano, sede del Primo Reggimento Trasmissioni e
del Reggimento artiglieria a cavallo, impiegato in vari
scenari internazionali, tra cui il Medio Oriente e anche
l’Afghanistan.
Questa mattina l’attentatore è riuscito a entrare nella
caserma approfittando del passaggio di un’automobile.
Subito dopo tuttavia è stato fermato da alcuni militari di
guardia: a quel punto Game ha cercato di lanciare un
ordigno nascosto in un contenitore metallico,
accompagnando il gesto con alcune parole gridate in arabo.
Smentita, nel corso della giornata,la notizia secondo cui
il libico avrebbe pronunciato parole contro i militari
italiani inviati in Afghanistan, come inizialmente
riferito. La detonazione dei due chili di esplosivo
artigianale contenuti nella borsa hanno ferito l’uomo
gravemente
“Sembra un atto isolato, lo è materialmente perché è una
singola persona ad essere entrata nella caserma”. Tuttavia
“la natura di questo episodio è tutta da comprendere.
Dalle investigazioni precedenti è emersa una conversazione
che parlava di questa caserma come possibile obiettivo”:
lo ha riferito Francesco Rutelli, in veste di presidente
del Comitato parlamentare di controllo sui servizi di
sicurezza. “Da quello che mi dicono - ha spiegato - si
tratterebbe di un libico, certamente non di un
comunitario. Sono notizie che esigono grandissima
attenzione”. In una intervista al Gr1 Rai ha quindi
aggiunto: “Evitiamo di creare allarmismo” ma “bisogna
tenere molto alta la guardia”. Rutelli spiega che “dalle
prime notizie si tratterebbe piuttosto di una situazione
isolata. Però occorre avere informazioni precise”. Il capo
della Polizia, il prefetto Antonio Manganelli, ha
assicurato che la minaccia del terrorismo nazionale e
internazionale in Italia è “adeguatamente fronteggiata”
dall’azione di Intelligence, Servizi e forze di Polizia.
“Stiamo valutando quanto è accaduto e approfondendo - ha
proseguito -. Le idee si svilupperanno dopo che tutte le
tessere del mosaico saranno al loro posto e abbiamo molta
fiducia che si venga alla comprensione di quanto è
accaduto”.
Quanto alle indagini che nel dicembre del 2008 hanno
portato all’arresto di due marocchini che progettavano
attentati anche contro la caserma di via Perucchetti,
Rutelli parla di “propositi che però sono stati stroncati,
per fortuna, tempestivamente. Evitiamo di creare
allarmismo, però non sottovalutiamo il fatto che già in
quella circostanza, tra i bersagli che erano stati
ipotizzati, c’era anche la stessa caserma su cui si è
registrato l’attacco individuale di oggi (...). Il nostro
- conclude - è un Paese che tende a ricordarsi della
minaccia del terrorismo solo quando scoppia un ordigno e
invece c’è alle spalle un grande lavoro di analisi e di
controllo che continua”. Il sindaco di Milano, Letizia
Moratti, conferma che “era stata segnalata la necessità di
estendere ulteriori precauzioni alla caserma” e che
“queste segnalazioni, hanno portato a una capacità di
reazione straordinaria che ha limitato in maniera
significativa i danni”.
Il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Maurizio
Sacconi, ha detto che “bisognerà accertare bene quali sono
i termini di questo episodio che tuttavia deve essere
considerato, al di là dell’esito per fortuna limitato, un
sintomo di un problema verso il quale tuttavia lo Stato
mantiene alta la guardia”. Il presidente della Regione
Lombardia, Roberto Formigoni, ha invitato a “mantenere la
calma” in attesa di “notizie ulteriori che ci sveleranno
bene cosa e come è accaduto. Certo - ha aggiunto - si
tratta di un fatto grave, le autorità preposte alla
sicurezza sono vigilanti e attente. Bisognerà riflettere
molto bene, perché non è possibile che accadano episodi di
questo tipo che sono di una gravità assoluta”. Per il
ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali,
Luca Zaia, “in momenti come questi è necessaria una forte
coesione sociale, una forte compattezza politica. Non si
può avallare in nessun modo una nuova stagione del
terrore. Non permetteremo in nessun modo che il nostro
Paese divenga un palestra per aspiranti terroristi. In
questo momento, più che mai, sono indispensabili rigore e
severità da parte delle nostre forze dell’ordine”.
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SideWeb s.r.l., 13/10/2009
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