E’ questo il commento del
Segretario
regionale del Coisp Toscana, Danilo Di Stefano,
all’indomani dello stanziamento di 100 milioni
di euro previsto dal governo Berlusconi per le
forze di polizia.
Per Di Stefano rimangono ancora disattese molte
delle aspettative degli appartenenti alle forze
di polizia: "Il governo Berlusconi, ancora una
volta, dopo le promesse datate 1996, prosegue
con atteggiamenti dilatori, mascherati con
stanziamenti consapevolmente insufficienti per
fare fronte al riordino delle carriere ed alla
previdenza complementare, tema, quest’ultimo,
fondamentale per salvaguardare le pensioni dei
poliziotti più giovani, fortemente penalizzati
dalla riforma Dini e dalle successive modifiche
apportate, in peggio, sempre dal governo
Berlusconi, il quale ancora pensa di ritoccare
verso il basso i coefficienti di calcolo".
L’impegno del Coisp, il primo sindacato
indipendente tra le forze di polizia, in questi
giorni è indirizzato, a tutti i livelli, a far
sì che nella prossima finanziaria siano reperite
risorse finalmente sufficienti a salvaguardare i
diritti stipendiali, pensionistici e di carriera
della forze di polizia, fortemente penalizzate
rispetto ad altri comparti del pubblico impiego.
"Nonostante le promesse ed i primi segnali di
una certa concretezza – prosegue Di Stefano – il
governo Berlusconi non ha ancora dimostrato di
voler dare una svolta sui temi della sicurezza.
Sono necessari stanziamenti per il turn-over del
personale, per la sostituzione delle autovetture,
per l’aggiornamento professionale, per
l’addestramento al tiro, per l’adeguamento degli
uffici alle norme sulla sicurezza e la salute
nei luoghi di lavoro, e la Toscana non fa
eccezione rispetto al dato nazionale".
In questi giorni, alla Camera ed al Senato è in
discussione la Finanziaria 2010, ed il Coisp
Toscana, da parte sua, è impegnato a sollecitare
i parlamentari eletti in regione a farsi
portavoce delle esigenze delle forze di polizia
delle province della Toscana.
Conclude Di Stefano: "Solo se gli appartenenti
alle forze di polizia saranno messi in
condizione di operare con mezzi “adeguati” e nel
rispetto dei diritti riconosciuti a tutti i
lavoratori si potranno avere livelli di
sicurezza “adeguati”, perché gli uomini e le
donne della Polizia di Stato e delle forze
dell’ordine sono stanchi di sopperire, con
iniziative di carattere personale, alla mancanza
di uomini, mezzi e strutture, quando questo
governo non si preoccupa di loro, se non per
chiedere sacrifici".
Da:
www.nove.firenze.it
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