|
<<La
situazione carceraria in Italia: Il sindacato: «Organici depauperati
destinati alle segreterie nel Palazzo»>> |
|
|
Roma, 1 Nov. -
Sovrappopolazione dei detenuti e carenza degli agenti
carcerari. La Uil parla di «sacco di Rebibbia». E
un'indagine dei radicali rivelava: nel Lazio mancano
1000 agenti. La denuncia delle condizioni delle prigioni
nel Lazio
era arrivata già nello
|
scorso agosto,
con la
presentazione da
parte dei
Radicali di «Ferragosto
in carcere»
da cui risultava
che le carceri
del Lazio
ospitano 1.300
detenuti più del
dovuto e a
fronte di una
carenza
drammatica del
personale di
sorveglianza: a
controllare i
5.687 detenuti
ci sono poco più
di tremila
agenti di
polizia
penitenziaria,
quasi mille in
meno di quanti
ne servirebbero
realmente.
SINDACATI
- Dati che in
queste ore, dopo
la notizia del
suicidio di
Diana Blefari, e
all'indomani
delle polemiche
sul caso Cucchi,
i sindacati del
personale dei
penitenziari
conferma. «Dopo
l'ennesimo
suicidio di una
persona detenuta
siamo costretti
registrare la
solita sequela
di occasionali
quanto tardive e
ipocrite
reazioni di
indignazione.
Dov'erano queste
persone quando
in migliaia
abbiamo
denunciato lo
stato di coma
irreversibile
del sistema
penitenziario
manifestando
nelle piazze
d'Italia e
davanti alla
Camera? Dove
sono e cosa
dicono queste
persone dei 900
agenti
penitenziari
feriti negli
ultimi 18 mesi a
seguito di
aggressioni
subite da parte
dei detenuti?
Siamo i primi a
chiedere che si
indaghino a
fondo le cause
dei tanti,
troppi, suicidi
di detenuti e
agenti
penitenziari»
afferma Eugenio
Sarno,
segretario
generale della
UIL PA
Penitenziari,
che punta il
dito sulla
carenza di
agenti. «A
Rebibbia gli
organici sono
costantemente
depauperati di
poliziotte, per
lo più destinate
alle segreterie
nei palazzi del
potere romano.
Eppure nemmeno
su questo non
sono mancate le
manifestazioni
di protesta e le
pubbliche
denunce».
«SACCO DI
REBIBBIA»
- Il sindacato
chiama in causa
le
responsabilità
dell'Amministrazione
Penitenziaria e
del ministro
Alfano su quello
che viene
definito «il
sacco di
Rebibbia».«Le
nostre colleghe
a Rebibbia sono
costrette a
lavorare nella
sistematica
emergenza perchè
tante poliziotte
sono destinate
ad incarichi non
operativi e non
istituzionali.
Benchè tale
situazione fosse
nota ai
responsabili
amministrativi,
solo alcune
settimane fa
un'altra agente
è stata
trasferita da
Rebibbia al DAP.
Ciò determina
che una sola
unità è
demandata alla
sorveglianza e
al controllo di
intere sezioni
con decine di
detenute. È
evidente che i
livelli di
sicurezza sono
irrimediabilmente
compromessi.
Tutto ciò -
dichiara Sarno -
si riversa sulle
incolpevoli
spalle del
personale
sommerso
dall'inefficienza
del sistema.
Basti pensare
che per le
poliziotte di
Rebibbia ferie e
riposi sono
sempre a rischio.
Questa
sistematica
lesione del
diritto, però,
non fa notizia».
59 SUICIDI IN 10
MESI -
«Il suicidio
della Blefari,
il caso Cucchi
sono anche il
frutto
dell'intollerabile
sovraffollamento
che hanno
raggiunto le
nostre carceri.
Oramai siamo ben
oltre il limite
della tolleranza.
È chiaro che in
queste
situazione ogni
segnale di
disagio rischia
di essere
sottovalutato.
Da gennaio al 30
ottobre nelle
prigioni ci sono
stati 59 suicidi».
Lo afferma il
senatore del Pd,
Roberto Di
Giovan Paolo,
segretario della
Comnissione
Affari Europei.
«Il
sovraffolamento
incide
negativamente
sui detenuti,
sugli agenti,
sull'intera
macchina
dell'amministrazione
penitenziaria e
della giustizia
- continua Di
Giovan Paolo -
Per noi serve
introdurre il
Garante dei
Detenuti a
livello
nazionale,
figura che a
livello
regionale ha
dimostrato di
funzionare bene.
Su questo sembra
esserci
un'intesa
bipartisan».
Fonte:
http://roma.corriere.it
Sideweb, 2 novembre 2009
|
|
|
|
Il nostro impegno e la nostra professionalita' al servizio di tutti.
Oltre ad offrire consulenza, assistenza, tutela legale, pubblicazioni,
documentazione e circolari, il portale dei militari offre una accurata ed
approfondita informazione completamente gratuita per tutti gli
utenti, sul mondo delle FF.AA., delle FF.PP. e del Pubblico impiego in
generale.
Sostieni sempre le nostre attività,
uniche nel suo genere e indispensabili per migliorare la professionalita',
la qualita' della vita e le condizioni economiche di tutti quanti!
Questo ed altro lo trovi soltanto su www.forzearmate.org - Sideweb.
Per ulteriori informazioni, o per eventuali errori su questo argomento, si prega di contattare la redazione di Forzearmate.org - Sideweb chiamando il seguente nr. telefonico 347 2369419, oppure scrivere a:
info@sideweb.it
Abbonati alla nostra organizzazione
Avrai la consulenza telefonica; l'accesso alla banca dati riservata, gli studi legali convenzionati, la raccolta delle pubblicazioni tascabili, ricorsi gerarchici e ai tar facilitati; l'impegno sociale ed economico a favore del personale, ecc...
Scopri come abbonarti...
|
| Servizi |
|
|