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Guardia Costiera, anche a Taranto casi
di ordinario disagio
Roma, 3 Nov.
- Comunicato stampa sui fatti successi a
Taranto, intervento del delegato
Co.ce.r. della Marina Militare Antonello
Ciavarelli e
articolo uscito sul quotidiano di Bari
del 2/11/2009 |
Sideweb, 3 Novembre 2009
Guardia costiera:
anche a taranto casi di ordinario disagio
a cura di Antonello Ciavarelli - Delegato del
Co.Ce.R.
Spesso sfugge che ci sono più di dodicimila Ufficiali ed agenti di polizia
giudiziaria della Marina Militare - Guardia
Costiera che operano alle dipendenze del
Ministero dei Trasporti, Interni, Ambiente,
Difesa, Beni culturali, Giustizia ecc.,
svolgendo attività di polizia marittima, come
concorso all’immigrazione clandestina, al
traffico di stupefacenti in mare, sicurezza
ambientale, sicurezza della navigazione,
antiterrorismo nei porti, controlli in mare e a
terra sulla regolarità e salubrità del pescato
ecc. ecc.. L'attività avviene senza un sistema
di difesa, ma solo armati di buona volontà e di
amore per il mare e per una professione a
servizio della comunità. Sono frequenti ormai i
casi di ordinario disagio vissuto dal personale.
Dopo i casi di Bovalino (dal quale è scaturita una interrogazione
parlamentare), Tortoreto, Castellammare di
Stabia ecc. ecc. citati già su questo sito,
anche a Taranto, presso il mercato del pesce
giorno 29 u.s., mentre si svolgevano gli
importanti controlli che avvengono sulla filiera
della pesca in particolare nel mese di ottobre,
i colleghi della Guardia Costiera di Taranto si
sono visti costretti a ripiegare, in
considerazione della massiccia e “veemente”
protesta che le decine di pescatori o presunti
tali iscenavano nei loro confronti.
Generalizzato e invitato in caserma il marito di
una grossista, mentre gli si elevava la notizia
di reato è andato in escandescenza sfasciando
ciò che in caserma trovava davanti ferendo anche
un militare. Il tutto si è risolto con una
denuncia a “piede libero a suo carico”. Questi
sono i fatti, che si deducono dal chiaro e
coinciso comunicato stampa emanato dalla Guardia
Costiera. Purtroppo di fatto è il massimo che i
colleghi hanno potuto fare. Hanno dimostrato
alta professionalità in quanto, senza mezzi di
difesa e di fatto senza possibilità di arresto (senza
armi e senza manette o mezzi per l'ordine
pubblico), hanno gestito la situazione evitando
una vera e propria sommossa esprimendo qualità
quasi da sociologi, psicologi o assistenti
sociali. Da cittadino mi chiedo se è normale
tutto ciò? Si cerca di migliorare la sicurezza
con l'istituzione di ronde, con pattuglie miste.
La Guardia Costiera che è composta da personale
con lo status di ufficiale e agente di polizia
giudiziaria (ma non di pubblica sicurezza) deve
subire mortificazioni sotto l'aspetto
professionale e grossi rischi sotto l'aspetto
della propria sicurezza, perchè non ci sono
leggi che lo tutela e gli riconosca lo status di
forza di polizia.
Ciò che mortifica è che di questa situazione sono pienamente coscienti
tutti i Ministri (Difesa, Interni, Agricoltura,
Trasporti e funzione pubblica), perchè spiegata
dal sottoscritto anche in incontri formali
durante le presentazioni delle leggi finanziarie
e dei D.P.E.F. agli ultimi tre Governi ed in
tutte le sedi parlamentari nel corso delle
ultime tre legislature (possibilità di
esercitare questo diritto, ottenuta spesso
grazie alla sensibilità del Sottosegretario di
Stato alla Presidenza del Consiglio). Mi sono
rifatto alla politica di risparmio e
razionalizzazione della Pubblica Amministrazione,
evidenziando l’assurdità in cui si trovano i
militari della Guardia Costiera nel chiamare il
112 o 113 per farsi difendere o procedere agli
arresti, come se fossero comuni cittadini, con
spreco inutile di risorse economiche ed umane. “Perché
spendere milioni di euro per fare concorsi,
arruolare e formare altri uomini per le Forze di
Polizia se c’è tanto personale della Guardia
Costiera che già vi opera, e non aspetta altro
che un riconoscimento, per agire con più
efficienza e dignità? Tutto ciò sarebbe a costo
zero! Gli uomini, i mezzi e la professionalità
ci sono!” Tutti i delegati della
rappresentanza della Guardia Costiera
all’unanimità, un anno fà hanno chiesto l’arma
di dotazione individuale e una rappresentanza
più forte che possa tutelare il personale.
Per esperienza personale e supportato anche da
delibere della Base posso dire che di fatto
la totalità del personale vuole che il Corpo
diventi una Forza di Polizia, sempre all’interno
della amata Forza Armata Marina, come erano
prima i Carabinieri per l’Esercito. Ciò che
si vive è una mortificazione non solo per la
Forza Armata che vede il personale con la divisa
della Marina Militare malmenato e oltraggiato,
ma è una umiliazione per lo Stato Italiano che è
rappresentato dalle stesse divise. Naturalmente
i Ministri, come è accaduto anche con gli altri
due precedenti Governi, alle mie esternazioni
anche in sedi Ufficiali non danno risposte
fattive e concrete. Eppure l'impegno
dell'attuale Comandante Generale della guardia
Costiera, per risolvere le problematiche su
esposte, è noto a tutto il personale che gli è
vicino ed auspica che ciò avvenga anche
nell'ambito del prossimo riordino del Corpo.
Nella circostanza della città di Taranto ai fatti accaduti fà eco la
richiesta (di pochi mesi fà) del Sindaco al
Ministro dei Trasporti, affinchè la Capitaneria
venga elevata al rango di Direzione Marittima,
in considerazione che si tratta del secondo
porto d'Italia per attività commerciale. In una
prospettiva di sviluppo portuale, al fine di far
uscire la città dal dissesto, il primo cittadino
ha pensato che sia determinante un potenziamento
degli uomini, mezzi ed equipaggiamenti della
Guardia Costiera. Ciò suscita soddisfazione nel
personale perchè, viceversa da quanto di
sgradevole è accaduto, si vedono riconoscere il
senso della loro professionalità che è diretta a
rendere più sicuri i cittadini sia in mare che a
terra, sopratutto nelle importanti materie
marittime. Che lo facciano importanti
istituzioni locali, indipendentemente dalle
parti politiche che rappresentano, è segno di
vicinanza alla Marina Militare – Guardia
Costiera dei cittadini onesti, che per fortuna
sono la maggioranza.
Antonello Ciavarelli - Delegato del Co.Ce.R.
Bari, 2/11/2009
Sideweb, 3/11/2009
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