AFGHANISTAN
 

Ordigno contro convoglio italiano. Nessun militare è rimasto ferito
 

Una bomba improvvisata è esplosa al passaggio di tre mezzi blindati Lince che rientravano alla base di Camp Arena. Lievi danni a due veicoli. Un soldato in stato di shock

 

ROMA - Nel giorno dei solenni funerali di Matteo Miotto 1, il contingente italiano in Afghanistan è finito ancora una volta sotto attacco. Un ordigno è esploso al passaggio di un convoglio militare vicino alla base di Camp Arena, ad Herat, nella regione orientale. Fortunamentamente nessuno è rimasto ferito. Fonti militari hanno reso noto che un solo soldato è stato portato in infermeria per accertamenti, in seguito allo stato di shock.

Secondo le prime informazioni, l'attentato è avvenuto alle 18.45 ora locale (le 15.15 italiane), a circa tre chilometri da Camp Arena, il quartier generale italiano. Uno "ied", cioè un ordigno improvvisato, è esploso al passaggio di un convoglio composto da tre blindati Lince del Prt (il team di ricostruzione provinciale) italiano di Herat, uno dei quali in versione ambulanza. Grazie al dispositivo jammer in dotazione (un sistema di sicurezza che inibisce le trasmissioni radio), il convoglio è stato investito dalla deflagrazione solo dopo il passaggio dell'ultimo veicolo. Lievi danni a due dei mezzi che sono poi rientrati alla base "autonomamente". A bordo c'erano militari del terzo reggimento artiglieria da montagna di Tolmezzo (Udine) che stavano rientrando da un'attività fuori da Herat.

Il Prt è la struttura del contingente che si occupa della cooperazione civile-militare, vale a dire dei progetti di ricostruzione

in favore della popolazione locale, in stretto coordinamento con le autorità afgane. Attiva nell'ambito della campagna ''counterinsurgency'', ha anche il compito di sostenere il governo locale nello sforzo teso a estendere la propria presenza nelle aree remote e a creare un clima di stabilità e sicurezza.

FONTE: www.repubblica.it


03 gennaio 2010