Battisti, proteste alle rappresentanze brasiliane. Berlusconi: "I rapporti non cambieranno"
 

ROMA - Giornata di mobilitazione contro la mancata estradizione di Cesare Battisti 1, negata dal Brasile. Sit-in e proteste bipartisan sono state organizzate davanti all'ambasciata brasiliana a Roma e alle sedi consolari in Italia contro la decisione dell'ex presidente Lula, che si è rifiutato di consegnare l'ex terrorista dei Proletari armati per il comunismo (Pac), condannato in Italia all'ergastolo per quattro omicidi. In mattinata si è svolto un incontro tra il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e Alberto Torregiani, figlio di Pierluigi, il gioielliere che fu una delle vittime di Battisti. "Mi sono radicato nell'idea che Battisti ha rivestito di ideologia politica una sua realtà di criminale vero - ha dichiarato il premier al termine del colloquio - Questa vicenda non riguarda i buoni rapporti che abbiamo con il Brasile ma un caso di giustizia per cui i nostri rapporti con quel Paese non cambieranno a causa di questa situazione".

L'incontro Berlusconi-Torregiani. Dopo aver incontrato Torregiani, Berlusconi ha commentato: "Ad Alberto Torregiani ho formulato la mia solidarietà non solo per la perdita del padre ma anche per la sua infermità che lo accompagna da tutta la vita. Battisti gli ha sconvolto la vita, lui che undicenne, come mi ha raccontato proprio ora, aspirava ad entrare nelle formazioni giovanili del Milan" E prosegue: "Per questo speravamo di ottenere dal Brasile una decisione diversa non tanto per un senso di vendetta ma di giustizia". Una vendetta che neppure Alberto Torregiani rivendica: "Non ho nulla contro il popolo brasiliano, ma contro chi ha distorto la verità. Nessuna vendetta quindi - ha aggiunto - ma solo giustizia". Torregiani ha ringraziato il premier per questo incontro, anche a nome delle famiglie delle vittime di Cesare Battisti. E davanti all'all'ambasciata del Brasile, luogo scelto per il sit-in di protesta a Roma, ha aggiunto: "Berlusconi mi ha promesso maggiore fermezza e determinazione e se ce ne sara' il bisogno, useremo il pugno duro".

Conferenza stampa a Bruxelles. Berlusconi ha annunciato che la terza settimana di gennaio avrà luogo a Bruxelles una conferenza stampa sul caso di Cesare Battisti. "Ho espresso la mia solidarietà, quella del Governo e della mia parte politica - ha detto Berlusconi - e ho proposto al signor Torregiani di venire in Belgio la terza settimana di gennaio dove, con il Partito Popolare Europeo, organizzeremo una conferenza stampa per far conoscere la realtà dei fatti. E  arrivare fino alla corte di giustizia de L'Aja". Torregiani condivide: "Una conferenza stampa a in sede europea è la condizione migliore per spiegare alla gente dove sta la verità".

Farnesina - Brasilia, attriti tra le istituzioni. Il Ministro degli Esteri Franco Frattini ha ricevuto oggi l'ambasciatore italiano in Brasile, Gherardo La Francesca e il rappresentante italiano presso l'UE, Nelli Feroci. Scopo dell'incontro, esaminare i seguiti dell'azione giudiziaria del governo italiano in relazione al caso Cesare Battisti e le ripercussioni in ambito europeo.
Intanto , Brasilia fa sapere che eventuali iniziative europee a sostegno dell'Italia sul caso Battisti sarebbero viste dal governo brasiliano come "un'offesa dei rapporti che si costruiscono tra nazioni in materia di sovranità, perchè la decisione del presidente Lula rientra strettamente nell'ambito della legalità, è basata sull'ordine giuridico brasiliano e segue le direttive dettate in precedenza dalla Corte Costituzionale brasiliana". Ad affermarlo è Josè Eduardo Cardozo, il nuovo ministro della Giustizia del governo della presidente Dilma Rousseff, dicendosi convinto comunque che tali iniziative non ci saranno. Continua Cardozo: "E' naturale che ci siano applausi e critiche ad una decisione difficile e complessa come quella a riguardo di Battisti, ma questo non significa che si possa e si debba mettere in questione la sovranità del Brasile in una faccenda su cui ha tutto il diritto di decidere. Io credo che i Paesi debbano rispettarsi a vicenda nell'ambito delle loro decisioni di sovranità".

Rispondendo a una domanda riguardo possibili iniziative dell'UE in segno di solidarietà all'Italia per la mancata estradizione di Battisti, un portavoce della Commissione Europea ha dichiarato che il caso "è una questione bilaterale" tra Italia e Brasile. In quanto a possibili richieste di intervento di Bruxelles da parte del governo italiano, il portavoce ha detto di non essere al corrente di "contatti specifici".
E arriva la replica polemica della Farnesina. "Considerato che un portavoce - presumibilmente di turno per il periodo festivo - della Commissione europea ha già espresso, con superficialità, la sua valutazione sulla natura meramente bilaterale del 'caso Battisti', la Farnesina precisa che il caso è assai più complesso e che non si esclude, proprio nelle prossime ore, un'iniziativa europea promossa dall'Italia sulla questione".

Manifestazioni - Milano. sono in programma diverse iniziative. La Lega Nord ha organizzato un presidio davanti al consolato del Brasile. In tutto un centinaio di militanti, tra slogan e inviti al boicottaggio dei prodotti brasiliani. Tra bandiere con il Sole delle Alpi e quelle dei giovani padani, i sostenitori del Carroccio al grido di "Vergogna, vergogna" hanno portato davanti alla sede diplomatica anche striscioni in lingua portoghese. Lo slogan del presidio "Battisti ha ucciso gli uomini, Lula ha ucciso la giustizia" era accompagnato da "Battisti e Lula, o assassino e oseu cumplice" (Battisti e Lula l'assassino e il suo complice) e "Lula matou-os una segunda vez" (Lula li ha uccisi una seconda volta). Tra gli slogan anche un "Lula Viados".

A Roma. Appuntamento a piazza Navona davanti all'ambasciata del Brasile. Dalle 16 in poi, presenti esponenti e militanti del Pdl, dell'Udc e del Movimento per l'Italia di Daniela Santanchè, di cui Alberto Torregiani è dirigente. Poi anche Pd e Idv, a seguire la Destra di Francesco Storace. Diversi gli striscioni esposti dai manifestanti che chiedono a gran voce "giustizia e non vendetta" e definiscono Lula e Battisti "vigliacchi".

A Torino. I giovani del Pdl del capoluogo Piemontese hanno esposto sulla Passerella Olimpica del Lingotto uno striscione con la richiesta di estradizione immediata di Cesare Battisti. Oltre allo striscione (con la scritta "Brasile complice dei terroristi - Estradizione ora"), i giovani hanno acceso fumogeni e sventolato a lungo bandiere italiane.

Il ministro della Giustizia brasiliano. "L'ideologia non ha nulla a che vedere con la decisione di negare l'estradizione di Cesare Battisti". A dichiararlo è Josè Eduardo Cardozo, il nuovo ministro della Giustizia del governo di Dilma Rousseff, in un'intervista alla Bbc brasiliana. "La questione dell'asilo politico non dipende dalla dimensione ideologica del rifugiato - ha sottolineato il ministro - Il Brasile ha già concesso l'asilo ad altri personaggi senza tenere in conto il valore degli atti commessi in precedenza, come nel caso di ex dittatori. Ragion per cui mi sembra strano che in questo caso specifico si voglia insistere sulla dimensione ideologica della decisione di Lula".

La Russa a Sky Tg24. "Nessuno del centrodestra ha richiesto la libertà di Battisti'' e in ogni caso la decisione di Lula ''non resterà senza conseguenze''. Lo ha sottolineato il ministro della Difesa Ignazio La Russa, intervenendo a Sky Tg24 sul caso di Cesare Battisti.  I rapporti con il Brasile, ha aggiunto, ''potranno restare gli stessi, ma le conseguenze ci saranno. Certo non interromperemo i rapporti diplomatici, ma il trattato italo-brasiliano sulla difesa noi l'abbiamo gia' votato e ora deve passare dal Parlamento. C'è un clima perche' questo avvenga? Non c'è più un clima del tutto favorevole...''.  Personalmente, ha concluso, ''risponderò positivamente a tutte le iniziative che chiederanno i parenti delle vittime e la mia assenza dal sit-in di oggi e' solo fisica, sono spiritualmente con chi manifesta davanti all'ambasciata, e sarò a Milano davanti al consolato brasiliano''.

FONTE: http://www.repubblica.it
 



BATTISTI: FUNZIONARI POLIZIA, STOP A PROGETTI COOPERAZIONE CON BRASILE

 

(ASCA) - ''La mancata estradizione di Cesare Battisti in Italia impone una risposta ferma e decisa.

Berlusconi richiami in patria l'Ambasciatore italiano per consultazioni e convochi quello brasiliano''. Lo dichiarano in una nota i Funzionari di Polizia dell'ANFP.

''Non si escluda anche l'ipotesi di sospendere i finanziamenti pubblici per progetti di cooperazione con il Brasile - aggiungono - E' inaccettabile che le tasse pagate da milioni di italiani onesti vadano a finanziare opere in un Paese che da' rifugio ad un terrorista''.

http://www.asca.it




Molte regioni chiedono il blocco delle partnership con il Brasile
 

Caso Battisti, la tensione resta alta. Presidi di protesta in tutta Italia.

 

Continua a far discutere la mancata estradizione dal Brasile dell'ex terrorista Cesare Battisti. Il premier Berlusconi incontrerà oggi Alberto Torregiani, figlio del gioielliere ucciso dall'organizzazione eversiva di cui Battisti faceva parte. Una manifestazione si terrà oggi a Roma e in altre città davanti all'ambasciata e ai consolati brasiliani. Linea comune tra maggioranza e opposizione

 

ROMA - Oggi, a Milano, Silvio Berlusconi incontrerà insieme a Daniela Santanché, Alberto Torreggiani prima dei presidi organizzati davanti al consolato del Brasile. Lo rende noto Daniela Santanché, sottosegretario per l'Attuazione del programma di governo e leader del Movimento per l'Italia, tra i promotori delle iniziative di protesta contro la mancata estradizione di Cesare Battisti dal Brasile. Alberto Torreggiani, responsabile nazionale del dipartimento giustizia del Movimento per l'Italia, è figlio di Pierluigi, il gioielliere per la cui morte Cesare Battisti è stato condannato. "L'incontro del premier con Alberto Torreggiani - sottolinea Santanché - fa capire quanto il governo sia impegnato in questa battaglia che non giudica affatto persa. L'esecutivo - aggiunge il leader del Movimento per l'Italia - utilizzerà infatti tutti gli strumenti a sua disposizione per portare Cesare Battisti in carcere in Italia a scontare la sua pena" . Secondo Santanché "si deve ridare fiducia agli italiani nella giustizia che non sempre sentono dalla loro parte".

Oggi, anche vari sit in di protesta in tutta Italia. I socialisti si mobiliteranno per protestare contro la mancata estradizione in Italia per l'ex terrorista rosso. Sono previsti dei sit-in davanti alle sedi dei consolati brasiliani di Bari, Bologna, Milano, Napoli e Firenze, dove alle 9.30 sarà presente, davanti alla sede del consolato onorario, il segretario Riccardo Nencini.

Sempre nella giornata di oggi una delegazione del gruppo Pdl alla Provincia di Milano si recherà al consolato del Brasile di corso Europa per consegnare una lettera di protesta contro la decisione presa dal presidente Lula di non concedere l'estradizione di Cesare Battisti. Nella missiva gli esponenti del Pdl esprimeranno "rammarico" per per la decisione di Lula, "frutto di una scelta ideologica, non rispettosa della gravità dei fatti, di sette sentenze di una magistratura imparziale, dello sgomento dei familiari delle vittime". La scelta del presidente brasiliano, a loro parere, "evidenzia con una motivazione inesistente non la presunta parzialità della giustizia italiana, ma una reale e stupefacente distanza del massimo esponente del popolo brasiliano dal concetto stesso di giustizia".

FONTE: www.grr.rai.it
 

04 gennaio 2010