Tale riproposizione la si ritiene indispensabile in quanto è stato verificato che girano in rete informazioni parzialmente veritiere dall’evidente fine esclusivamente propagandistico (a quanto pare, ahinoi, il conformismo alla politica degli annunci, delle mezze verità e del populismo sta rischiando di contagiare irreversibilmente anche l’ambiente militare). Riferendosi in particolare a quanto accaduto a Valentina Fabri, ovvero la ragazza scartata dal concorso perché in stato di gravidanza, proprio su questo portale abbiamo più volte sostenuto che dal punto di vista strettamente giuridico il “caso non esiste” (la stessa previsione di quanto stabilito nel bando di concorso, infatti, non poteva concedergli l'idoneità). Per tale motivo si è reso necessario il diretto intervento del Ministro della Difesa On. La Russa che ha dovuto chiarire tali aspetti, impegnandosi altresì a novellare la normativa vigente così da consentire di colmare tale vuoto legislativo. Di seguito riportiamo le dichiarazioni del Ministro unitamente all’intervento del PDM ed alle rassicurazioni del Presidente della Camera dei Deputati circa il caso del M.llo Iannarone, con l’auspicio che anche questa toccante vicenda possa finalmente definirsi con la dovuta serenità ed obiettività”.
Di
seguito
il
servizio
sulla
Soldatessa
incinta.
6 gennaio 2010
Un articolo apparso l'altro giorno sul “Corriere della sera” a pagina 21, riporta la dichiarazione del Ministro della difesa Ignazio La Russa a cui sembra assurdo che il militare sia stata esclusa dal concorso per il passaggio in servizio permanente. “A prescindere dal caso della giovane militare esclusa dal concorso per l’immissione nei ruoli dei volontari di truppa in servizio permanente delle Forze armate, che sarà sicuramente accertato dall’indagine disposta dal ministro della Difesa, devo rilevare che è lo stesso Codice dell’ordinamento militare, in vigore dallo scorso 9 ottobre, ed ancor prima le norme sul reclutamento oggi abrogate, che prevede espressamente il mantenimento dell’idoeità fisica, come requisito indispensabile e inderogabile, fino al termine della procedura concorsuale.
Quindi
non c’è
nessun
caso di
discriminazione,
c’è
semmai
un vuoto
regolamentare
che
andava
colmato
prima e
a
prescindere
della
situazione
oggettiva
verificatasi
che
tanto
sta
facendo
discutere
e della
quale
oggi il
ministro
La Russa
si
stupisce
invece
di
assumersi
la
responsabilità
per non
aver
adeguatamente
vigilato
sull’operato
dei suoi
generali.”
Luca
Marco
Comellini |