I risultati ottenuti, sono
buoni o cattivi?
Sembra che la bonta' o meno di un contratto di lavoro
derivi dalla simpatia - o meno - per questo o quel governo in carica. Basta
guardare i vari comunicati stampa di soddisfazione, o di critiche, dei vari
rappresentanti cocer o sindacati. Chi e' vicino al governo ne parla bene.
Chi invece è autonomo o contrario, ne parla male. Credo che per il bene di
tutti, un rappresentante del personale deve sempre essere equidistante dai
governi, e lasciando da parte anche la sua simpatia partitica. Simpatia che
va espressa in silenzio nelle urne e lontano da occhi indiscreti, altrimenti
non si e' piu' credibili, per quello che si fa e per quello che si dice!
Questo e' stato il comunicato
diffuso dall'Ansa, sulla posizione positiva del Cocer Esercito (vedi
articolo), mentre per quello che hanno detto i
sindacati proponiamo la lettura del giornale Libero (vedi
articolo) - Come si puo' vedere sono molte le
dichiarazioni a favore o contrarie a questo nuovo contratto.
Detto questo, come fa il
lavoratore interessato al contratto a capire se cio' che gli viene proposto
è buono o cattivo?
Fa una cosa semplice, che
dovrebbero fare anche tutti i rappresentanti e sindacalisti. Rivedere le
cifre economiche concesse dal contratto precedente e tenere conto del del
costo della vita attuale, sia di quella dichiarata ufficialmente dell'Istat,
che di quella percepita dai singoli. Inoltre confrontare cio' che gli viene
concesso con le richieste sindacali fatte a suo tempo.
Stabilito che:
- dall'anno 2002 la percezione
del costo della vita percepita dall'individuo è molto
piu' alta di quella ufficiale dell'Istat. Motivo questo di forte
contenzioso e scontro
sociale tra i Sindacati e Governo, sfociati in diversi scioperi ancora
non conclusi.
- considerato che le richieste
economiche fatte dai Cocer sono ben piu' alte di
quelle accordate dal Governo. Si parlava anche di parificazione
stipendiale con i
colleghi Europei;
- considerato che con il
contratto dell'anno 2001 - 2002 sono stati concessi i
seguenti aumenti medi nel grado di mar. capo:
contratto:
stipendio + indennità: euro lordi mensili
87,64
sempre con
il contratto 2001-2002 è stata concessa
l'indennità di campagna quasi a tutti, spostando le varie
voci di un + 15% a tutti, per euro lordi mensili
41,83
poi a
seguito delle rivendicazioni dei sindacati nel 2003,
è stato ottenuto un aumento riconosciuto al pregresso
contratto 2001 - 2002, inserito sull'assegno di funzione,
per euro lordi mensili
25,27
TOTALE contratto 2001- 2002 euro lordi mensili:
154,74
Ora basta confrontare il
contratto di lavoro 2004, che ha concesso sempre al mar. capo una cifra di
98,07 euro lordi mensili, si puo' finalmente scoprire che con il nuovo
contratto, rispetto al vecchio 2002, e in relazione all'enorme raddoppio dei
prezzi, abbiamo preso 56,67 euro lordi in meno sullo stipendio.
Quindi rimane facile capire che
qualcosa non va! Indipendentemente dalle idee politiche e dal ruolo che uno
svolge.
Cosa diversa sarebbe se anche nel 2004 fosse stata confermata la stessa
cifra del 2002. Ma cosi' purtroppo non e'.
Ora per recuperare credibilità
cercano di "confonderci" le idee, sommando il contratto 2004 con i parametri
gia' decisi nel 2001 e finanziati a partire dal 2003, e che andremo a percepire a partire
per intero dallo stipendio
di gennaio 2005.
Sono due cose ben diverse. I
parametri sono stati concessi, anche se sbagliati per non aver riconosciuto
l'anzianità al personale, come riforma dei livelli stipendiali e staccarci
dal personale civile del pubblico impiego.
Altrimenti se era la stessa
cosa, perche' fare il contratto 2004 - 2005?
Quindi prima di "abboccare"
bisogna fare una attenta analisi della situazione, confortata dai numeri
ufficiali, e non basarsi sul sentito dire...
Fabrizio
19/10/2004 |