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La foto ai funerali dei due alpini morti ad Herat nel maggio 2010 diceva tutto: il cronista dell' Espresso contò 259 auto blu. Dice l' ultimo rapporto governativo che in Italia queste auto più o meno blu sarebbero 72mila e secondo il Giornale costerebbero un tale sproposito da far dire a Brunetta: «Possiamo risparmiare un miliardo di euro in un triennio». Auguri. |
Le 19 Maserati del ministero della Difesa. Pd e finiani attaccano La Russa
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ROMA -
Non si placa la polemica sulle 19 Maserati
acquistate dal ministero della Difesa. Mentre il
governo taglia oltre 2,5 miliardi di euro al
comparto, e nonostante tutti gli annunci di Renato
Brunetta sul dimezzamento delle auto blu, il
dicastero guidato da Ignazio La Russa ha arricchito
il suo parco auto con 19 lussuose Maserati blindate.
Fonte:
http://www.ilmessaggero.it
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NECESSITA' REALI, ESEMPI SBAGLIATI
Roma, 3 nov. 2011 - Una sola delle 19 Maserati Quattroporte comprate dal ministero della Difesa costa nella versione base 22.361 euro più dell' intero stanziamento 2011 dato all' Accademia della Crusca, che dal 1583 difende la nostra lingua. Una volta blindate, quattro auto così valgono quanto la dotazione annuale della «Dante Alighieri» che tenta di arginare il declino della nostra immagine nel mondo tenendo in vita 423 comitati sparsi per il pianeta e frequentati da 220mila studenti che seguono ogni giorno 3.300 corsi di italiano. Basterebbero questi numeri a far capire a una classe dirigente seria, capace di «ascoltare» i cittadini, come l' acquisto di quella flottiglia di auto blu di lusso non possa esser liquidato facendo spallucce. Ci sono gesti che pesano. Soprattutto in momenti come questi. Dicono: la notizia è uscita ora ma il contratto è del 2009-2010. Cioè prima che Tremonti disponesse che «la cilindrata delle auto di servizio non può superare i 1600 cc. Fanno eccezione le auto in dotazione al capo dello Stato, ai presidenti del Senato e della Camera, del presidente del Consiglio dei ministri...». Sarà... Ma la crisi era già esplosa, il Pil procapite degli italiani era già affondato, il debito pubblico era già schizzato verso il record e l' Ansa aveva già diramato notizie così: «Fotografia del crollo dei mercati nel 2008: Piazza Affari vale la metà rispetto a un anno fa e appena un quarto (23,4%) del Pil, quando ancora a fine 2007 era al 47,8%...». Insomma: eravamo già immersi in quello che Napolitano definisce «un angoscioso presente». Solo che un pezzo della classe politica, la quale magari ritiene «sostenibili» il prelievo di solidarietà sulle buste paga degli statali, il sequestro per due anni delle liquidazioni, i contrattini-capestro che asfissiano milioni di giovani, trova invece «insostenibile» non solo abbassarsi ad andare in ufficio in autobus, come fanno molti loro colleghi stranieri, ma anche avere «ammiraglie» meno lussuose. |