La finestra sul cortile!
30/01/2004, Una analisi sul mobbing,
forze armate comprese
20/10/2003, una storia incredibile,
mobbing e abuso d'ufficio?
luglio
2002, Commissione Ministeriale d'inchiesta
09.04.2001:
Caserma G. Duca di Montorio Veronese (VR)
30.03.2001:
Aeroporto Militare di Guidonia (RM)
dicembre
2000: Comando Nato di Verona
dicembre
2000: Comando dei Servizi Sanitari di Verona
dicembre
2000: Ospedale Militare di Verona
novembre
2000: Ospedale Militare di udine
CASERMA
G. DUCA DI MONTORIO VERONESE (VR)
CARO CIRCOLI!
Il problema del caro
circoli sicuramente non ha colpito solo la Caserma "Duca" di Montorio
(VR) ma direi l'intero territorio nazionale!
Eravamo abituati a
frequentare i nostri circoli consapevoli che per il tipo di lavoro svolto, la
vita di caserma, il basso trattamento economico percepito e quant'altro fa parte
della vita militare, ci faceva sentire a "casa nostra" e a prezzi
vantaggiosi!
Ora tutto questo e'
finito! Al posto dei nostri circoli sono subentrate le ditte appaltatrici
(previsto da una recente legge), che ovviamente il loro unico scopo e' quello di
guadagnare, dando magari un servizio accettabile!
Di conseguenza i prezzi
delle consumazioni sono piu' che triplicati. Triplicati anche le spese del
personale, compresi i militari di Truppa che con le loro 170.000 lire di paga
mensile........
E cosi' va l'Italia!!!!!!
COMANDO
NATO DI VERONA
dicembre 2000
Noi Sottufficiali quale considerazione abbiamo?
chi Vi scrive è un sottufficiale in servizio presso un comando NATO in
provincia di VERONA, preoccupato per la scarsa considerazione che le FF.AA.
hanno del proprio personale militare.
Come credete che sareste considerati se lavoraste in sito protetto
con luce artificiale, aria condizionata, sbalzi di temperatura da una sala ad
un'altra, mensa di servizio che chiude alle 18.30, senza servizio di pronto
soccorso, una galleria di circa 800 metri da percorrere a piedi, un locale bar
con delle macchinette per il caffe che si inceppano un giorno sì e l' altro
pure? Sicuramente dei disagiati. Invece no, secondo il ns caro sottosegretario
alla difesa ancor prima calciatore (che ne sa quindi di condizioni disagiate
di lavoro?????) ha deciso che la condizione di lavoro nella quale io mi trovo
è assolutamente uguale a quella di coloro che lavorano nel centro di Roma o
di Milano, con tanto di barista, luce solare, aria seppur inquinata ma
comunque naturale, mensa di servizio aperta almeno fino alle 19:30, ascensori
o pochi gradini da salire, un medico di servizio.
A proposito dimenticavo: i lavoratori civili che svolgono anche mansioni meno
gratificanti nelle mie stesse condizioni hanno diritto ad una indennità di
disagio, naturalmente variabile (almeno credo) in funzione dei compiti
svolti.Quindi cari colleghi, in un luogo militare, creato per scopi militari,
con fondi destinati ai militari, gestito da militari, ai civili viene
riconosciuta la condizione di disagio, a noi militari no.
Mi scuso per la scarsa
lucidità nell'esprimere il mio disagio, ma la rabbia è tanta. Vivranno
l'Italia e le FF.AA., ma cari colleghi qui a morire sono i ns. ideali e le ns.
motivazioni.
COMANDO
DEI SERVIZI SANITARI DI VERONA
dicembre 2000
A VERONA
CONTINUANO A CHIUDERE O SPOSTARE GLI ENTI MILITARI!
ORA TOCCHERA' AL COMANDO DEI SERVIZI SANITA' - VETERINARIA?
Egregio Direttore,
sono un
Sottufficiale dell’esercito e presto servizio presso la Caserma “G.A. DALLA
BONA” in Verona, dove ha sede il
Comando dei Servizi Sanità – Veterinaria.
Dopo la
chiusura del Centro Militare di Medicina Legale di Verona come già noto, il
Comando del Servizio Sanità - Veterinaria, mio Ente di appartenenza, dovrà
seguire un’altra sorte: il trasferimento da Verona a Padova. Significherà che
quasi tutto il personale militare dovrà seguire l’Ente a Padova. Mentre il
personale civile (che non si
tocca!) e alcuni Ufficiali, rimarranno a Verona.
Solo
noi sottufficiali (cinque in totale) saremo trasferiti. Sembra strano ma è la
verità. Il trasferimento comporterebbe gravi disagi familiari ed economici che
graveranno sulle nostre tasche. Non ci sono scelte, ma solo scelte “coatte”.
Fino ad
oggi nessuno si pronuncia ancora sulla data effettiva del trasferimento
dell’ente a Padova, che sembrerebbe a breve termine. Come si puo’ immaginare
tutti noi non lavoriamo piu’ serenamente, ma sorgono in noi dubbi e perplessità
per il futuro sempre piu’ nero!.
Il
nostro comandante è sempre preso dal suo lavoro, è “impegnatissimo”.
Siamo stati abbandonati? Tutti ci chiediamo il perche’!
Non
sappiamo il motivo, ma la situazione lascia pensare che qualcuno possa trarne
interesse! Sicuramente non i sottufficiali!
Infatti
la programmazione di chiusura e spostamento degli enti non prevedeva
nell’elenco il Comando dei Servizi Sanità di Verona. Come mai è entrato
nella lista?
Pertanto
è nostra speranza che il Ministro della Difesa, le forze politiche locali di
Verona e i Comandi superiori di sanità, evitino il trasferimento dell’Ente a
Padova.
OSPEDALE
MILITARE DI VERONA
dicembre 2001
TRASFERIMENTO DEGLI INFERMIERI
Lettera
di alcuni Sottufficiali!
A seguito dei
provvedimenti discendenti dal D.L. 214 del 27/6/2000 il Centro Militare di
Medicina Legale di Verona è stato riconfigurato in Commissione Medica
Ospedaliera distaccata, ne consegue, quindi, una riduzione organica per una
minore attività funzionale.
Il
drastico ridimensionamento della struttura e "l'anemizzazione" di
quasi tutto il personale porta con sè inevitabili disagi non solo all'utenza ma
anche alle figure professionali che vi operano.
Ed
ecco la sorpresa "l'aneminazione" ha colpito, su un organico di un
centinaio di persone tra militari e civili, solo ed esclusivamente 5
Sottufficiali infermieri.
Il
Comando Regione Militare Nord,
in modo unilaterale, ha deciso di trasferire, a fine anno, questi
colleghi presso l'Ospedale Militare di Milano, una struttura che, a sua volta,
verosimilmente, entro poco tempo subirà lo stesso trattamento riservato al
Centro Militare di Medina Legale di Verona.
I
colleghi sono gli unici a pagare anche perchè non sono tutelati nè dai
sindacati nè da nessun altro.
Infatti
i dipendenti civili hanno ottenuto tutti un reimpiego in Verona e Provincia e
addirittura il sindacato, pur di garantire il posto presso la CMO ad un certo
numero di dipendenti superiore rispetto all'organico previsto, ha proposto agli
Organi Centrali, la riqualificazione di questi come assistenti sanitari presso
gli ambulatori; incarico che può essere svolto dai Sottufficiali Infermieri
Professionali che invece vengono trasferiti.
Per
quanto riguarda gli Ufficiali medici, verosimilmente, hanno ottenuto un
reimpiego in Verona e Padova; mentre i Sottufficiali non infermieri sono stati
reimpiegati presso Enti stanziati a Verona.
E'
chiaro quindi che tutto ciò assume il sapore di un'inaccettabile di
discriminazione della sola categoria dei Sottufficiali infermieri.
Alla
luce di quanto sopra è evidente che non c'è ragionevolezza nel mandare altrove
questi Sottufficiali quando in Verona e Provincia diverse Caserme con relative
infermerie operano prive di queste figure.
Analoga
discriminazione si è verificata presso il Centro Militare di Medicina Legale di
Udine, tanto che al caso si è interessata la stampa locale (vedasi gli articoli
stampa apparsi sul quotidiano "IL MESSAGGERO VENETO" in data 5/11/2000
e 15/11/2000 e sul "GAZZETTINO" in data 8/11/2000).
Nel ringraziare lei e tutta la redazione
la prego di pubblicare la presente, con la speranza che nelle persone
preposte a prendere queste importanti decisioni prevalga il buon senso in quanto
a rimetterci saranno le famiglie di questi colleghi.
A
cura di alcuni Sottufficiali dell'O.M. di Verona
OSPEDALE
MILITARE DI UDINE
novembre 2000
Trasferimento
degli infermieri militari!
LETTERA INDIRIZZATA AI
PRESIDENTI DELLA COMMISSIONE DIFESA DI CAMERA E SENATO
Egregio Onorevole,
entro il 31 dicembre 2000
colleghi Sottufficiali coniugati con prole (6 infermieri, e 2 tecnici di
radiologia) attualmente in forza presso l'O.M. di Udine saranno trasferiti
all'O.M. di Padova. In un clima di ristrutturazione delle Forze Armate questa
puo' sembrare una notizia di un evento di ordinaria amministrazione a causa
della trasformazione dell'Ospedale di Udine in C.M.O., purtroppo così non è
perche' le ragioni di questi trasferimenti sfuggono a qualsiasi ragionamento
logico.
Questo personale
infermieristico dell'O.M. di Udine già da qualche anno viene, a rotazione,
sistematicamente comandato presso i Reparti operativi di tutto il Friuli Venezia
Giulia per prestare assistenza sanitaria in occasione di esercitazioni a fuoco.
Con il trasferimento di
tutto il personale con la qualifica d'infermiere professionale, verrà
conseguentemente a mancare su tutto il territorio regionale un'importante
servizio di assistenza sanitaria nei reparti e in caso di esercitazioni.
Tutto cio' in palese
contraddizione con le recenti normative che prevedono la presenza d'infermieri
presso gli enti e reparti che ne sono sprovvisti come effettivamente lo sono in
tutta la nostra Regione, mentre in altre Regioni Militari molti Reggimenti (66°
Reggimento "Trieste" di Forli', R.C. ST di Bologna, Battaglione
Logistico di Budrio, Rimini, Viterbo ecc.) risultano già impiegati
sottufficiali con la specializzazione d'infermiere professionale.
Il D.L. n. 214 del
27/6/2000 (annesso 2) prevede il ridimensionamento strutturale dell'O.M. di
Padova che entro il 2001 sarà a sua volta trasformato in C.M.O. cosi' come
diventerà entro la fine del corrente anno l'Ospedale di udine. Pertanto anche
presso l'O.M. di padova a causa del ridimensionamento si verificherà un esubero
di personale che costringerà questi sottufficiali, a breve scadenza, ad un
ulteriore trasferimento con conseguente disagio per loro e i rispettivi nuclei
familiari ma anche con un danno economico non facilmente giustificabile a carico
dell'erario.
Inoltre non si puo'
sottacere, con profonda amarezza, la diversità di trattamento a cui è stato
sottoposto il personale infermieristico e tecnico rispetto al personale civile
che, con accordi sindacali, ha ottenuto di non spostarsi di un metro e,
probabilmente con qualche corso "approssimativo" verrà
"riciclato" e magari abilitato ad espletare le funzioni dove è
indispensabile un livello di professionalità che solo il personale che
attualmente è sottoposto al trasferimento, potrebbe garantire.
Altro trattamento è
stato riservato ai sottufficiali non specializzati che hanno "subito"
un trasferimento di qualche centinaio di metri mentre tutti gli ufficiali
medici continueranno a prestare servizio nella struttura ridimensionata.
Alla luce di questi fatti non riuscendo a dipanare questa aggrovigliata matassa
dove tutti sfuggono dalle loro responsabilità, noi in
difesa dei diritti di questi colleghi maltrattati chiede cortesemente un Suo
sollecito intervento tendente a verificare la razionalità e la trasparenza di
questa operazione e soprattutto il rispetto delle direttive da parte di chi le
ha emanate.
Certi della Sua abituale
cortesia di cui non intendiamo assolutamente abusare, cordiali saluti.
AEROPORTO
MILITARE DI GUIDONIA (RM)
30.03.2001
La mensa e' chiusa!
A causa dell'agitazione del personale civile
che ha in appalto il servizio mensa, il personale e' costretto, suo malgrado, a
dover scegliere temporaneamente due orari di lavoro:
- mangiare al sacco
ed uscire al solito orario;
- in alternativa
terminare di lavorare alle ore 14.00 e recuperare le ore mancanti il sabato
mattina.
Per
l'inconveniente di cui sopra, i militari di truppa sono costretti a mangiare al
sacco il pasto serale!
L'Agitazione
del personale è stata organizzata di sindacati confederali.
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